Aggiornamenti recenti Giugno 20th, 2025 5:41 PM
Gen 17, 2018 Marco Schiaffino Attacco non convenzionale, Malware, Minacce, News, Ransomware, RSS 2
I file non sono accessibili e sul computer compare una richiesta di riscatto per svariate migliaia di dollari. L’ennesimo ransowmare? No: è KillDisk, un malware che cancella i file senza dare alcuna opportunità di recuperarne il contenuto. Anche se si paga il riscatto…
A fare le spese di questo tipo di attacchi, negli ultimi giorni, sono state numerose società che operano nel settore finanziario in America Latina.
Il malware, in realtà, è stato sviluppato dai pirati informatici con uno scopo diverso. Secondo i ricercatori che ne hanno seguito l’evoluzione, in origine era infatti uno strumento utilizzato per cancellare tutti i dati sulle macchine compromesse con lo scopo di impedire agli analisti di risalire all’origine dell’attacco.
In seguito, però, KillDisk è stato modificato (limitatamente) per “emulare” un ransomware. La differenza, rispetto ai malware che prendono in ostaggio i dati attraverso un sistema di crittografia e chiedono un riscatto per recuperare i file, è che KillDisk non codifica i dati: si limita a cancellarli.
E c’è poco da stupirsi: a sviluppare KillDIsk sarebbe stato infatti un gruppo di pirati informatici di origine russa chiamato Telebots, specializzato nel cyber-spionaggio (ma forse sarebbe meglio parlare di cyber-sabotaggio) che in passato si è reso protagonista della diffusione di Sandworm (un malware che prendeva di mira gli impianti industriali – ndr) e dell’attacco che ha messo in ginocchio la rete energetica in Ucraina nel dicembre 2015.
Il gruppo sarebbe anche responsabile dell’attacco portato con NotPetya, il “finto ransomware” che ha devastato (sempre in Ucraina) uffici e aziende.
Prima si carica in memoria, poi cancella il suo stesso codice e, infine, si dedica a eliminare tutti i dati memorizzati sul PC infetto.
La nuova variante di KillDisk, esaminata nel dettaglio in un report dei ricercatori di Trend Micro, prende di mira il Master Boot Record (MBR) dei dischi fissi e ne sovrascrive alcuni settori, cancellando inoltre tutti i file e le cartelle nelle partizioni presenti sul computer.
Una volta completata la sua opera di devastazione, KillDisk programma un riavvio del computer (l’impostazione predefinita è di 15 minuti dopo la cancellazione dei file) che restituisce al proprietario una macchina che non è in grado di avviarsi. Anche una volta ripristinato l’MBR, però, cartelle e file saranno perduti per sempre.
Mag 30, 2025 0
Apr 28, 2025 0
Mar 17, 2025 0
Ott 30, 2024 0
Giu 20, 2025 0
Giu 19, 2025 0
Giu 19, 2025 0
Giu 18, 2025 0
Giu 09, 2025 0
La cybersecurity sta acquisendo sempre più importanza tra...Mag 30, 2025 0
Nel 2024, le piccole e medie imprese, spesso considerate il...Mag 27, 2025 0
MATLAB ha smesso di funzionare per quasi una settimana e...Mag 27, 2025 0
Nel corso del “TRU Security Day 2025” di...Mag 26, 2025 0
I ricercatori di Akamai hanno individuato di recente...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Giu 20, 2025 0
Anche Viasat, colosso delle telecomunicazioni americano, è...Giu 19, 2025 0
Abbiamo appena parlato della prima vulnerabilità mai...Giu 19, 2025 0
Secondo una recente analisi di Huntress, BlueNoroff, un...Giu 18, 2025 0
I ricercatori di Qualys Threat Research Unit hanno...Giu 17, 2025 0
Lo scorso 13 giugno è stata rilasciata Kali Linux...
2 thoughts on “Non chiamatelo ransomware: KillDisk cancella i dati per sempre”