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Dic 22, 2016 Marco Schiaffino Attacchi, Hacking, News, RSS 0
Ci sarebbe un attacco hacker dietro al black out di 1 ora che ha interessato il territorio Ucraino. La fornitura di energia ha subito uno stop prolungato lo scorso 17 dicembre e, stando a quanto dichiarato da Vsevolod Kovalchuk, direttore della società elettrica Ukrenergo, la causa sarebbe un attacco informatico.
In un post su Facebook, Vsevolod Kovalchuk ha attribuito il black out di 75 minuti a una “interferenza esterna proveniente dalla rete informatica”. Tradotto: un attacco hacker.
Non è la prima volta che le centrali elettriche finiscono vittima di attacchi del genere. I sistemi SCADA che gestiscono le infrastrutture di questo tipo di impianti sono trai bersagli più “gettonati” dai gruppi hacker che collaborano con servizi segreti e agenzie governative.
Lo scorso anno, proprio nel periodo di Natale, si è verificato un episodio simile proprio in Ucraina. In quel caso a finire K.O. sono state diverse centrali su tutto il territorio della nazione est-europea e i servizi di intelligence ucraini avevano accusato senza mezzi termini la Russia.
I sistemi SCADA sono utilizzati per controllare gli impianti di produzione in grandi industrie e nelle infrastrutture energetiche.
I malware che prendono di mira i sistemi SCADA, utilizzati per la gestione di infrastrutture industriali, non sono affatto comuni. Il caso più celebre è stato quello di Stuxnet, un trojan sviluppato dai servizi segreti statunitensi e israeliani che è stato utilizzato per portare un attacco a una centrale di arricchimento dell’uranio in Iran.
In quell’occasione, però, qualcosa era andato storto e il trojan, programmato per colpire esclusivamente gli impianti iraniani, si era invece diffuso su Internet, con la conseguenza che il suo codice è diventato accessibile a chiunque.
Negli ultimi mesi la preoccupazione per la possibilità che attacchi simili si possano ripetere è cresciuta notevolmente, accompagnata da allarmi più o meno giustificati che paventavano anche un possibile utilizzo di questo tipo di malware per portare attacchi terroristici e azioni di sabotaggio a industrie del settore privato.
Quello Ucraino, se confermato, sarebbe un segnale della ripresa di attacchi di questo genere, simile a quelli registrati col malware Havex nel 2014.
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