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Set 08, 2017 Marco Schiaffino Attacchi, Gestione dati, Hacking, Intrusione, News, RSS 0
Incubo privacy per milioni di cittadini statunitensi (ma anche di Regno Unito e Australia) ai quali potrebbero essere stati sottratti dati sensibili in un’intrusione che ha del clamoroso.
La vittima, infatti, è nientemeno che Equifax, un ente statunitense che raccoglie dati particolarmente sensibili. Equifax è una “consumer credit reporting agency”, cioè un ente che registra le informazioni riguardanti le abitudini (e l’affidabilità) dei consumatori.
Insomma: è il soggetto a cui un ente creditizio si rivolge per capire se la persona che gli ha chiesto un prestito sia degna di fiducia o meno.
Stiamo parlando quindi di informazioni decisamente sensibili, a partire banalmente dai dati anagrafici (nome e cognome, residenza, numero di previdenza sociale) per arrivare a informazioni sulle carte di credito utilizzate e alla “reputazione” nella gestione del proprio bilancio familiare o lavorativo.
Stando a quanto dice Equifax stessa, che ha pubblicato un sito Internet dedicato per gestire la vicenda consultabile a questo indirizzo, l’attacco sarebbe avvenuto a metà maggio e l’intrusione sarebbe stata scoperta solo il 29 di luglio. I pirati informatici, quindi, hanno avuto quasi tre mesi per attingere alle informazioni contenute nei sistemi dell’ente.
Sul sito c’è anche un video in cui l’amministratore delegato di Equifax Rick Smith (con una faccia piuttosto tirata) informa personalmente dell’accaduto, spiegando che l’ente ha affidato a una società di sicurezza il compito di fare chiarezza su quanto avvenuto.
Sempre stando alle dichiarazioni di Equifax, i cyber-criminali avrebbero potuto mettere le mani sui dati anagrafici di 143 milioni di cittadini statunitensi e di un numero imprecisato di cittadini di Regno Unito e Australia.
Non solo: avrebbero anche sottratto i numeri di carta di credito di 209.000 cittadini USA e alcuni documenti con informazioni personali di altri 182.000 consumatori residenti negli USA.
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