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Gen 10, 2024 Stefano Silvestri Attacchi, Hacking, Hardware, Minacce, Ransomware, Software, Vulnerabilità 0
Bosch Rexroth AG, nata nel 2001 dalla fusione di Mannesmann Rexroth AG con la divisione automazione di Bosch, si è affermata come leader nel settore dell’automazione industriale.
Tra i suoi prodotti figura il Rexroth Handheld Nutrunner NXA015S-36V-B, una chiave dinamometrica ad angolo retto con una velocità massima di 1000 giri/min, progettata per operazioni di serraggio di precisione.
E ciò che sembrava improbabile, è ora una realtà allarmante: quasi due dozzine di vulnerabilità critiche sono state scoperte in questi dispositivi da Nozomi, una società di sicurezza informatica.
Queste chiavi dinamometriche, parte fondamentale delle operazioni industriali moderne, operano tramite connessione wireless alle reti locali, permettendo il serraggio di bulloni e fissaggi meccanici a livelli di coppia precisi. Questa precisione è cruciale per prevenire rischi come surriscaldamenti o cedimenti meccanici.
Un’immagine del malware installato su una chiave Rexroth Handheld Nutrunner NXA015S-36V-B. Fonte: ArsTechnica.
I dispositivi sono dotati di un display per l’indicazione del livello di coppia e il firmware può essere gestito attraverso un’interfaccia browser-based.
La ricerca condotta da Nozomi ha rivelato che 23 vulnerabilità presenti nei dispositivi possono essere sfruttate per ottenere l’esecuzione remota di codice arbitrario (RCE, o Remote Code Execution) con privilegi di root, compromettendo completamente il dispositivo. Un attaccante potrebbe, per esempio, rendere inoperabile il dispositivo attraverso il ransomware, impedendo il controllo locale e modificando la GUI per mostrare messaggi di riscatto.
La facilità di automatizzazione di questi attacchi su molteplici dispositivi rende la minaccia particolarmente grave, potenzialmente paralizzando intere linee di produzione.
Un altro scenario preoccupante è la manipolazione dei programmi di serraggio: i ricercatori sono riusciti a modificare i valori di coppia mentre la GUI mostrava valori apparentemente corretti, lasciando gli operatori all’oscuro delle modifiche.
Queste vulnerabilità aprono la porta a possibili attacchi da parte di hacker legati a stati nazionali o hacktivisti, puntando a causare interruzioni o sabotaggi in contesti industriali competitivi. Le vulnerabilità hanno ricevuto valutazioni di gravità che oscillano tra 5,3 e 8,8 su 10.
In risposta a queste scoperte, Bosch ha confermato di essere stata informata da Nozomi e di stare lavorando a una patch, prevista per la fine di gennaio 2024. Questo incidente sottolinea l’importanza cruciale di mantenere aggiornati i software, anche in dispositivi apparentemente meno esposti a rischi informatici.
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