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Mar 17, 2023 Dario Orlandi Approfondimenti, Attacchi, In evidenza, Minacce, RSS, Social engineering 0
Il team Security Intelligence di Microsoft ha recentemente proposto un’analisi dettagliata relativa a un attacco BEC (Business Email Compromise), sottolineando l’estrema rapidità con cui agiscono gli attaccanti.
Con la denominazione BEC si indica un metodo utilizzato dai criminali per accedere a un account email di un’organizzazione, impersonando una persona di fiducia e convincendo i dipendenti a trasferire denaro o fornire informazioni sensibili.
I criminali utilizzano abitualmente tattiche sofisticate come il phishing e l’ingegneria sociale per ottenere accesso all’account email della vittima e commettere frodi finanziarie senza essere rilevati.
L’attacco analizzato dal Security Intelligence Team di Microsoft è stato eseguito nel giro di circa due ore, dal momento in cui l’attaccante ha ottenuto accesso alle credenziali compromesse fino al dirottamento (hijacking) di un thread di posta elettronica.
Questa rapidità dell’attacco rende difficile per le vittime identificare i segnali di pericolo e adottare misure preventive. Nel caso in esame l’attaccante ha utilizzato la tecnica “adversary-in-the-middle” per rubare il cookie di sessione della vittima, e aggirare così la protezione MFA.
Una volta all’interno dell’organizzazione, l’attaccante ha sfruttato la tecnica del thread hijacking, aggiungendo un messaggio fraudolento come continuazione di una comunicazione esistente; in questo modo aumentano sensibilmente le probabilità che il destinatario lo consideri legittimo.
L’attaccante ha costruito domini contraffatti e nell’arco di cinque minuti ha creato una regola di posta in arrivo per indirizzare i messaggi di un partner commerciale a una cartella specifica.
Un minuto dopo ha inviato un’e-mail al partner chiedendo la modifica delle credenziali bancarie per l’accredito dei bonifici e ha immediatamente eliminato il messaggio inviato per ridurre la probabilità di scoperta essere scoperto.
L’intera operazione è durata solo 127 minuti, dimostrando l’estrema efficienza dell’attaccante. L’analisi si chiude però con una nota positiva, perché Microsoft 365 Defender ha rilevato l’attacco e ha disattivato l’account dell’utente compromesso, causando il fallimento del tentativo di frode.
Microsoft ha rivelato che la sua soluzione di sicurezza ha interrotto 38 attacchi BEC rivolti a 27 organizzazioni tramite l’analisi dei segnali XDR (eXtended Detection and Response) su endpoint, identità, e-mail e applicazioni SaaS.
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