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Ago 30, 2021 Marco Schiaffino In evidenza, News, Scenario 0
Dal punto di vista della sicurezza informatica, il 2020 è stato un anno che porta con sé un bilancio decisamente “pesante”. Ad aumentare, però, non è solo il numero di attacchi e di incidenti di cyber security, ma anche il danno economico collegato ai data breach.
Stando a quanto si legge nella ricerca pubblicata da IBM, il costo medio cui sono sottoposte le aziende che subiscono una violazione dei dati è aumentato del 10% in un anno, da 3.86 milioni di dollari a 4.24 milioni.
A contribuire all’aumento, anche alcuni fattori estemporanei legati alla pandemia da Covid 19, come l’adozione del lavoro in remoto.
Proprio gli incidenti analizzati dagli esperti IBM confermano l’incidenza del lavoro a distanza (nel 17,5% dei casi registrati il fattore è stato sfruttato per violare le reti aziendali) contribuisce ad alzare l’asticella.
In media, le aziende che hanno subito un data breach a causa di vulnerabilità legate al remote working hanno dovuto affrontare costi in media superiori di 1,07 milioni di dollari.
Un dato che si spiega principalmente con il fatto che le organizzazioni che hanno adottato il lavoro in remoto in maniera estensiva (più del 50% dei lavoratori) hanno impiegato più tempo per scoprire il data breach.
In media, emerge dal rapporto, gli amministratori che operavano in contesti di questo genere hanno avuto bisogno di 58 giorni in più per individuare e contenere le violazioni.
Anche se si guarda alla media complessiva, però, il tempo medio necessario per rilevare i data breach rimane piuttosto elevato: ben 287 giorni. Ancora più preoccupante è il fatto che il dato appaia in crescita. Insomma: le capacità di reazione non stanno affatto migliorando.
Il vettore iniziale di attacco più frequente, e non si tratta di una sorpresa, è quello che fa leva sulla compromissione delle credenziali di un utente. Ben il 20% dei casi analizzati sono infatti riconducibili a questo schema.
Tornando alla quantificazione dei costi sopportati dalle vittime dei data breach, gli autori della ricerca fanno notare come l’implementazione di strumenti di cyber security e policy di sicurezza avanzate contribuiscano ad abbattere notevolmente le cifre.
Nel dettaglio, l’utilizzo di un approccio Zero Trust porterebbe ad abbattere l’ammontare del danno economico di circa 1,7 milioni di dollari, mentre la differenza dell’impatto tra le organizzazioni che fanno uso di sistemi di automazione e intelligenza artificiale e quelle che non li utilizzano sarebbe addirittura dell’80%.
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