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Gli attacchi DDoS possono mettere in ginocchio l’intera Rete

Ott 04, 2016 Marco Schiaffino Approfondimenti, Attacchi, In evidenza, Tecnologia, Vulnerabilità 0

Un esercito di “zombie” pronti a colpire

E l’attenzione torna quindi al cosiddetto Internet of Things e al problema di quella moltitudine di dispositivi che nessuno, per la verità, sembra in grado di poter proteggere in maniera efficace.

Si tratta di videocamere di sorveglianza, ma anche termostati, elettrodomestici, dispositivi di qualsiasi tipo che utilizzano Internet e si affacciano alla Rete senza poter contare su una vera forma di protezione.

Tanto più che, ogni giorno, gli esperti di sicurezza individuano vulnerabilità in questo tipo di oggetti la cui correzione è tutt’altro che agevole.

In primo luogo perché non tutti i produttori hanno la capacità (o la voglia) di rilasciare tempestivamente gli aggiornamenti. In seconda battuta perché aggiornare un firmware non è proprio la cosa più semplice del mondo, in particolare quando a usarli sono utenti “normali”.

Miliardi di dispositivi installati e “dimenticati” possono trasformarsi in un’arma micidiale.

Ma anche i manager IT si trovano ad avere i loro problemi. In molti casi, infatti, l’aggiornamento non può essere fatto in remoto e richiede di intervenire fisicamente sul dispositivo.

Quando si tratta, per esempio, di una videocamera di sorveglianza posizionata in un luogo esterno, magari su un traliccio, l’operazione diventa per lo meno difficoltosa.

Tutti problemi comprensibili, ma che richiedono una soluzione. “Siamo di fronte a un problema che in questo momento siamo costretti ad arginare. Nei prossimi anni arriveremo ad avere 9 miliardi di dispositivi senza controllo” conclude Bufarini. “Dobbiamo agire tutti insieme per fare in modo che il problema venga risolto quanto prima”.