Aggiornamenti recenti Settembre 17th, 2025 4:45 PM
Set 07, 2017 Marco Schiaffino Malware, Minacce, News, Ransomware, RSS 0
Le prede più ambite per i pirati specializzati nella distribuzione di ransomware sono le aziende. Il motivo? Pagano di più e, visto il danno che gli può provocare il blocco dei sistemi, sono disposte più facilmente a cedere al ricatto dei cyber-criminali.
L’ennesima dimostrazione di questa tendenza arriva con la notizia di una campagna di distribuzione che sfrutta il ransomware SynAck, un classico crypto-ransomware comparso all’inizio di agosto.
SynAck, come molti dei suoi colleghi, prende in ostaggio i file che trova sulla macchina e chiede un riscatto il cui importo varia da caso a caso.
Gli autori del malware, infatti, non hanno predisposto un portale o un sistema automatico per il pagamento del riscatto, ma forniscono alla vittima un indirizzo email per prendere contatto con loro.
Nessun link predefinito per il pagamento del riscatto o un importo fisso. La vittima deve trattare via email direttamente con i pirati.
Si tratta di un comportamento piuttosto usuale nei casi in cui i pirati informatici prendono di mira le aziende e che gli lascia le mani libere nel decidere l’importo da estorcere in base al valore dei dati crittografati e della disponibilità economica della vittima.
A confermare questa vocazione è anche la tecnica di attacco scelta dai cyber-criminali per diffondere il ransomware. Stando a quanto riportano i ricercatori, infatti, SynAck non viene inviato come allegato email, ma viene installato “manualmente” su computer che vengono compromessi dagli stessi pirati.
La tattica è quella di prendere di mira i servizi di Remote Desktop che usano credenziali di accesso deboli, che gli hacker violano attraverso semplici tecniche di brute forcing.
Il consiglio per chi utilizza sistemi di questo genere, di conseguenza, è quello di adottare una policy per la gestione delle credenziali che preveda username e password complessi e non banali.
Bleeping Computer, che ha segnalato come il ransomware abbia registrato un picco di attività negli scorsi giorni, ha denunciato anche uno strano episodio avvenuto sul forum online dedicato a SynAck.
Secondo i colleghi della testata online, infatti, sarebbe comparso un messaggio che potrebbe provenire dall’autore del ransomware. I tentativi di contattarlo per verificare se si trattasse effettivamente di uno dei pirati responsabili della diffusione di SynAck, però, non hanno avuto successo.
Set 11, 2025 0
Set 09, 2025 0
Set 01, 2025 0
Ago 07, 2025 0
Set 17, 2025 0
Set 16, 2025 0
Set 15, 2025 0
Set 15, 2025 0
Set 17, 2025 0
La minaccia di MuddyWater non si arresta, anzi: negli...Set 12, 2025 0
L’intelligenza artificiale diventa non solo...Set 11, 2025 0
Il ransomware continua a dilagare e rimane la minaccia...Ago 29, 2025 0
Il prossimo 14 ottobre terminerà ufficialmente il supporto...Ago 26, 2025 0
Il mondo dell’IoT rimane uno dei più esposti alle...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Set 17, 2025 0
La minaccia di MuddyWater non si arresta, anzi: negli...Set 16, 2025 0
I ricercatori della compagnia di sicurezza Socket hanno...Set 15, 2025 0
La nuova squadra italiana per le competizioni di...Set 15, 2025 0
La scorsa settimana il CERT-AGID ha identificato e...Set 12, 2025 0
L’intelligenza artificiale diventa non solo...