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Ott 14, 2021 Marco Schiaffino In evidenza, News, RSS, Vulnerabilità 0
Non c’è niente di peggio che una vulnerabilità in un software dedicato ai “Dummies”. Il caso di Brizy, plugin di WordPress pensato per offrire uno strumento “accessibile” per la creazione di un sito Internet rientra a pieno nella categoria e, giustamente, ha fatto suonare un campanello di allarme tra gli esperti di sicurezza.
Brizy viene descritto come uno strumento per la creazione di siti “che chiunque può usare”. Un claim accattivante, anche per i pirati informatici. Stando alle premesse, infatti, i cyber criminali possono contare sul fatto che chi usa Brizy non sia propriamente un “power user”.
Di qui la preoccupazione dei ricercatori di Wordfence, che in un post pubblicato su Internet, spiegano di aver individuato il problema durante un controllo di routine sulle regole dei firewall.

Le vulnerabilità di Brizy individuate sarebbero tre: la prima (CVE-2021-38345) era in realtà stata già individuata e corretta in un aggiornamento del giugno 2020, salvo poi essere reintrodotta con la versione 1.0.127 del plugin. Si tratta di un bug che, a causa di una mancata verifica di autenticazione, consente la modifica dei post.
La seconda vulnerabilità (CVE-2021-38344) è invece relativa alla possibilità di portare un attacco XSS con conseguente iniezione di script potenzialmente malevoli nelle pagine Web. La terza (CVE-2021-38346) permette l’upload arbitrario di file da parte di utenti autenticati.
Il combinato disposto delle tre vulnerabilità porterebbe, in pratica, alla possibilità di colpire gli amministratori del sito e prendere il controllo di quest’ultimo con estrema facilità.
Il problema, al momento, riguarda due aspetti: il primo relativo alla necessità di distribuire l’aggiornamento a tutti gli utenti che usano Brizy. Il secondo, ancora più spinoso, di individuare e “sanificare” i siti Internet (sono circa 90.000 quelli che usano il plugin) eventualmente già compromessi dai cyber criminali.
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