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Mag 03, 2023 Marina Londei Malware, Minacce, News, RSS 0
È un periodo intenso per i possessori di Mac: dopo la nuova versione del ransomware Lockbit per colpire i dispositivi Apple, i ricercatori di Cyble hanno individuato un nuovo malware specifico per macOS. Come riportato da Eduard Kovacs di Security Week, il malware si trova attualmente in vendita nei forum del dark web per 1.000 dollari al mese.
Atomic macOS Stealer (AMOS) è apparso per la prima volta in un annuncio su un canale Telegram dove veniva affittato mensilmente agli interessati. L’autore lo descrive come uno stealer in grado di sottrarre password da Accesso Portachiavi, informazioni sul sistema compromesso e diversi dati dal browser come password, cookie, dati delle carte di credito e portafogli di criptovalute.
Il malware viene condiviso con la vittima in forma di file .dmg che, una volta eseguito, propone all’utente un popup dove si richiede di inserire la password dell’account. Secondo i ricercatori di Trellix, anche loro all’opera per analizzare lo stealer, l’indirizzo IP usato da AMOS sembra essere legato a Raccoon Stealer, un malware legato a gruppi russi e ucraini.
La minaccia di AMOS arriva poco tempo dopo quella di LockBit: MalwareHunterTeam aveva individuato un ransomware sviluppato dal gruppo pensato per colpire i dispositivi macOS.
Come riportato da BleepingComputer, il ricercatore aveva trovato uno zip sospetto su VirusTotal contenente diversi encryptor per vari sistemi operativi. Tra questi ce n’era uno chiamato “locker_Apple_M1_64” pensato per colpire i nuovi Mac su Apple Silicon, e altri sviluppati per colpire invece versioni più vecchie del sistema operativo.
Sia il ransomware di LockBit che AMOS non sembrano però pronti per sferrare attacchi di successo contro macOS: secondo diversi esperti di cybersicurezza, i due malware sono stati pensati solo a scopo di test e non per attacchi effettivi.
L’encryptor LockBit manca di alcune funzionalità per cifrare i file del sistema, e per di più una volta eseguito va in buffer overflow a causa di un bug nel suo stesso codice.
Anche AMOS ad oggi non è stato utilizzato in veri e propri attacchi, ed è stato individuato all’opera solo da una firma antimalware. Si è trattato comunque di un tentativo senza successo.
Nonostante i due malware al momento si siano rivelati inefficaci, non bisogna ignorare il fatto che macOS sia entrato nel mirino degli attaccanti. Anche se i sistemi per ora sono al sicuro è opportuno seguire le buone pratiche di sicurezza mantenendo aggiornati i sistemi con le ultime patch, cambiando regolarmente le password ed evitando di aprire allegati sospetti o da mittenti sconosciuti.
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