Aggiornamenti recenti Marzo 20th, 2023 9:30 AM
Set 02, 2022 Redazione news News, RSS, Scenario 0
Nel 2021, Access Now e la coalizione #KeepItOn, una rete globale di oltre 282 organizzazioni di 105 Paesi, hanno documentato 182 blocchi di Internet da parte dei governi in 34 Paesi.
Secondo il loro nuovo rapporto “The return of digital authoritarianism: internet shutdowns in 2021” (il ritorno dell’autoritarismo digitale: le chiusure di Internet nel 2021) questo dimostra una recrudescenza di questa forma di controllo oppressivo rispetto ai 159 arresti registrati in 29 Paesi nel 2020.
Il rapporto spiega: “Seguendo le tendenze che abbiamo visto svilupparsi per anni, nel 2021 i governi hanno imposto blocchi di Internet sia prolungati sia sempre più mirati e si sono basati su molte delle stesse giustificazioni per impiegare queste misure intrinsecamente sproporzionate e drastiche.
Le autorità di molti Paesi hanno imposto le chiusure nel tentativo trasparente di mettere a tacere i critici e reprimere il dissenso. Altri hanno usato i blocchi per controllare il flusso di informazioni durante le elezioni, i conflitti attivi e le guerre, compresi i colpi di stato“.
Alcuni dei blocchi rilevati proseguono da anni. Milioni di persone nella regione del Tigray in Etiopia, nella regione del Jammu e Kashmir in India, nelle Aree Tribali Amministrate Federalmente (FATA) in Pakistan e nello Stato di Rakhine in Myanmar hanno continuato a vivere in un periodo di chiusura pluriennale.
Nel 2021 sono inoltre aumentati le interruzioni governativi dei servizi di telefonia mobile durante le proteste. Nel 2021, 18 governi, tra cui Bangladesh, Burkina Faso, Ciad, Cuba, Eswatini, India, Indonesia, Iran, Iraq, Giordania, Kazakistan, Myanmar, Pakistan, Senegal, Sudan del Sud, Sudan, Turkmenistan e Uganda, hanno scelto questa strada.
L’interruzione dell’accesso alla rete mobile per reprimere il dissenso pubblico è una tendenza in aumento a livello globale e queste specifiche interruzioni sono state attuate almeno 37 volte nel 2021, rispetto alle 15 dell’anno precedente.
Le autorità hanno anche risposto alle critiche e al dissenso pubblico limitando specifiche piattaforme di comunicazione in 22 Paesi. In Pakistan, per esempio, hanno tagliato l’accesso a social media come Facebook, Twitter e TikTok in vista delle previste proteste antigovernative.
In altri Paesi le autorità hanno criminalizzato l’uso delle reti private virtuali (VPN) o bloccato l’accesso a esse per impedire ai cittadini di aggirare la censura. Il report sottolinea anche che i governi stanno sempre più testando e impiegando nuove tecniche e tecnologie per ostacolare il rilevamento e l’elusione dei loro blocchi.
Feb 08, 2022 0
Feb 19, 2019 0
Giu 18, 2018 0
Mag 23, 2018 2
Mar 20, 2023 0
Mar 17, 2023 0
Mar 17, 2023 0
Mar 17, 2023 0
Mar 20, 2023 0
L’affermazione del lavoro ibrido e remoto ha...Mar 17, 2023 0
Il team Security Intelligence di Microsoft ha recentemente...Mar 17, 2023 0
Akamai ha pubblicato un nuovo report della serie State of...Mar 17, 2023 0
Nuove regolamentazioni all’orizzonte: dopo il GDPR,...Mar 16, 2023 0
Trend Micro ha diffuso i risultati della nuova ricerca What...Mag 04, 2018 0
E se vi dicessimo che la saga di Star Wars ...Nov 14, 2016 2
Abbiamo rubato al blog di Kaspersky un vecchio pezzo di...Nov 08, 2016 2
Il numero uno degli scacchi mondiali Magnus Carlsen ha...Ott 28, 2016 0
Il pirata informatico che ha creato il ransomware cerca...Ott 11, 2016 0
Dopo la raffica di figuracce, l’azienda sospende per...Mar 16, 2023 0
Mandiant, insieme al team Product Security e Incident...Mar 14, 2023 0
GitGuardian ha pubblicato il nuovo report The State of...Mar 13, 2023 0
Palo Alto Networks ha pubblicato il report State of...Mar 13, 2023 0
IBM Security ha organizzato nella cornice del Made di...Mar 10, 2023 0
I ricercatori di HYAS Labs hanno dimostrato un attacco...