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Giu 08, 2021 Marco Schiaffino Hacking, In evidenza, News, RSS, Scenario 0
Un’operazione geniale, che ha richiesto tre anni ma ha portato a risultati strepitosi in termini di lotta al traffico di droga. Battezzata con il nome di Trojan Shield, ha permesso alle forze di polizia di mezzo mondo (FBI, Europol e AFP) di incastrare numerosi criminali e sequestrare tonnellate di droga.
Per mettere dietro le sbarre gli 800 arrestati, gli investigatori hanno utilizzato le informazioni estratte dalle chat e dalle chiamate di un servizio che prometteva di consentire comunicazioni “sicure” grazie a un sistema di crittografia a prova di bomba. Tutte le comunicazioni affidate all’app Anom, installata su telefoni venduti sul mercato nero, erano però intercettate dalle forze di polizia.
La vicenda ricorda, apparentemente, quelle legate a Sky ECC (di cui abbiamo parlato qualche settimana fa) ed Encrochat (risalente invece al luglio 2020). Con una differenza: in questo caso gli investigatori non hanno violato i sistemi di comunicazione di una rete segreta, ma l’hanno creata dal nulla e pazientemente diffusa nell’ambiente della malavita.
Insomma: in questo caso l’FBI ha organizzato una vera truffa pianificata sul lungo periodo (più di 18 mesi) con la quale ha indotto i criminali a utilizzare un sistema di comunicazione apparentemente sicuro ma che, in realtà, era sotto il controllo del Bureau.
Stando a quanto riportato nelle conferenze stampa, l’operazione ha avuto successo grazie al fatto che alcune grandi organizzazioni criminali hanno cominciato a usare Anom per le loro comunicazioni, agendo in pratica come “testimonial” per il servizio.
I dispositivi, in realtà, venivano distribuiti da un professionista del settore, che in passato era coinvolto nel traffico di telefoni “sicuri” per la malavita, ma che nel 2018 era stato arrestato e aveva cominciato a collaborare con l’FBI in cambio di una riduzione di pena.
L’operazione sotto copertura per diffondere Anom ha avuto un grande successo: secondo le fonti di polizia sarebbe stata usata da almeno 12.000 persone, affiliate a 300 organizzazioni criminali operanti in 100 paesi.
Quando le forze di polizia hanno ritenuto di avere abbastanza materiale per colpire, sono scattate le operazioni che hanno interessato 16 paesi diversi.
Il bilancio sarebbe di 800 arresti e 700 perquisizioni domiciliari. Sequestrate anche 8 tonnellate di cocaina, 22 tonnellate di cannabis, 2 tonnellate di droghe sintetiche (anfetamina e metanfetamina), 6 tonnellate di precursori di droghe sintetiche, 250 armi da fuoco, 55 veicoli di lusso e quasi 50 milioni di dollari in varie valute e criptovalute.
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