Aggiornamenti recenti Gennaio 15th, 2021 3:51 PM
Giu 30, 2020 Marco Schiaffino Hacking, In evidenza, Leaks, News, Privacy, RSS, Scenario, Tecnologia 0
Quando si parla di informatica e strumenti digitali, il termine “aperto” suscita immediata simpatia. Che si tratti di codici sorgenti o database, l’idea che le informazioni siano accessibili a tutti ci rassicura. Esiste però un rovescio della medaglia, rappresentato dai rischi di sicurezza.
A spiegarlo in un intervento pubblicato su Bleeping Computer è il ricercatore Ax Sharma, che mette sotto la lente d’ingrandimento tutti gli usi “distorti” che potrebbero essere fatti di queste informazioni da parte di soggetti malintenzionati, come un governo ostile.
Il suo ragionamento parte da un report che ha pubblicato un paio di settimane fa riguardo l’esposizione dei dati di un database utilizzato per il riconoscimento automatico delle targhe tramite videocamere nel Regno Unito.
Nel corso dello studio, Sharma ha infatti scoperto che molte delle videocamere in questione sono liberamente accessibili a chiunque. Non si tratta di un errore di configurazione, ma di una scelta dettata dalla legislazione britannica in tema di trasparenza.
La domanda che il ricercatore si pone riguarda la possibilità che informazioni del genere (si tratta di videocamere per il monitoraggio del traffico) possano essere utilizzate per provocare danni alla collettività. La risposta, purtroppo, è affermativa.
Informazioni del genere per esempio, potrebbero essere utilizzate per massimizzare i danni di un attacco terroristico o un sabotaggio ai danni dei sistemi che gestiscono il traffico.
Anche quando non si parla di dati “aperti”, rimane il problema della percezione del rischio e del livello di protezione che viene garantito ai dati. Se le cosiddette “infrastrutture critiche” (come centrali elettriche, impianti nucleari e simili) possono godere di particolari protezioni, lo stesso non si può dire di infrastrutture altrettanto sensibili ma la cui importanza è meno evidente, per lo meno agli occhi dell’opinione pubblica.
Uno degli esempi portati da Sharma è quello dei servizi di emergenza sanitaria, che negli ultimi mesi sono finiti sotto stress a causa della pandemia da Covid-19. Un attacco in grado di mandare in tilt i sistemi in un periodo del genere, sottolinea il ricercatore, avrebbe conseguenze catastrofiche.
Insomma: la declinazione “pubblica” della trasformazione digitale ha in sé aspetti terribilmente delicati e contemperare trasparenza, libertà di accesso e sicurezza non è certamente facile. Un tema, questo, su cui le pubbliche amministrazioni dovrebbero probabilmente avviare una (seria) riflessione.
Gen 15, 2021 0
Gen 13, 2021 0
Gen 13, 2021 0
Gen 12, 2021 0
Dic 22, 2020 0
Nov 26, 2020 0
Nov 13, 2020 0
Nov 10, 2020 0
Nov 11, 2020 0
L’utilizzo di app basate su algoritmi di AI per la...Ott 22, 2020 0
Il nuovo scenario del panorama IT delinea priorità e...Ott 05, 2020 0
Cosa significa la sua istituzione, come è stato...Lug 01, 2020 0
Lo dice il Thales Data Threat Report 2020. Le aziende...Giu 26, 2020 0
Dopo aver manifestato l’intenzione di acquisire Panda...Mag 04, 2018 0
E se vi dicessimo che la saga di Star Wars ...Nov 14, 2016 2
Abbiamo rubato al blog di Kaspersky un vecchio pezzo di...Nov 08, 2016 2
Il numero uno degli scacchi mondiali Magnus Carlsen ha...Ott 28, 2016 0
Il pirata informatico che ha creato il ransomware cerca...Ott 11, 2016 0
Dopo la raffica di figuracce, l’azienda sospende per...Gen 15, 2021 0
La falla di sicurezza provoca un errore che corrompe il...Gen 13, 2021 0
Il report di Google esamina le tecniche di un gruppo...Gen 13, 2021 0
Tra gli aggiornamenti rilasciati per Windows c’è una...Gen 12, 2021 0
Rischio elevato per le aziende italiane. Lo dice Trend...Gen 11, 2021 0
Fenomeno in crescita a partire dagli USA. Gli esperti:...Sul Dark Web sarebbe in vendita un database con i... Continua →