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Ago 05, 2019 Marco Schiaffino In evidenza, News, RSS, Vulnerabilità 0
Sembrava si trattasse di una vulnerabilità facilmente arginabile. Le falle di sicurezza che interessano iOS (CVE-2019-8624 e CVE-2019-8646) si stanno invece dimostrando più problematiche di quanto si potesse pensare. Colpa degli utenti, che a quanto pare non ne hanno colto la pericolosità.
Se sfruttate, le due vulnerabilità permettono di violare la sandbox di iMessage e, di conseguenza, accedere ai file memorizzati sul dispositivo. Tutto questo senza che sia necessaria alcune interazione da parte della vittima.
Insomma: quello a cui siamo di fronte è un exploit che scardina alle fondamenta il sistema di sicurezza di iPhone e iPad, che si basa proprio sui sistemi sandbox.
La filosofia di base di iOS, infatti, è quella di avvantaggiarsi di una struttura a “compartimenti stagni” che impedisce alle app di interagire con altri dati presenti sul dispositivo. Le vulnerabilità in questione smantellano questa impostazione.
A peggiorare la situazione c’è il fatto che il codice per sfruttare l’exploit è già comparso su Internet e, di conseguenza, chiunque abbia tra le mani un Mac e il numero di telefono della potenziale vittima può utilizzarlo tranquillamente per sottrargli informazioni o documenti senza che questi possa accorgersene.
Le vulnerabilità, segnalate ad Apple dal solito Project Zero di Google, sono state corrette con la nuova versione del sistema operativo mobile Apple, pubblicato lo scorso 22 luglio. Ma gli aggiornamenti vanno a rilento.
Secondo quanto riporta Liarna La Porta in un post sul blog della società di sicurezza Wandera, al 1 agosto (dieci giorni dopo la pubblicazione dell’aggiornamento) iOS 12.4 è stato installato soltanto sul 9,6% dei dispositivi Apple monitorati dai ricercatori.
Un dato preoccupante, anche perché il campione analizzato riguarda dispositivi aziendali. Quelli per cui, si spera, dovrebbero essere previste policy rigorose per quanto riguarda gli aggiornamenti di sicurezza. Il dato per quanto riguarda il mondo consumer, quindi, potrebbe anche essere peggiore.
Paradossalmente, la causa di questa inerzia da parte degli utenti è probabilmente dovuta alla cieca fiducia nel fatto che iPhone abbia un sistema di sicurezza a prova di bomba. Il che potrebbe anche essere (quasi) vero, ma solo quando parliamo di un sistema aggiornato.
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