Aggiornamenti recenti Settembre 12th, 2025 4:31 PM
Set 05, 2018 Marco Schiaffino Attacchi, Malware, News, RSS, Vulnerabilità 0
Niente da fare: sembra proprio che i router MikroTik, molto diffusi in Russia e Brasile, siano destinati a rappresentare una perenne voragine di sicurezza che i pirati trovano modo di sfruttare in modo sempre diverso.
A inguaiare i proprietari dei dispositivi prodotti dall’azienda lettone è una particolare vulnerabilità (CVE-2018-14847) che il produttore ha corretto alla fine dello scorso aprile. Purtroppo, però, sembra che ci siano in circolazione parecchi router che non sono stati aggiornati e per i cyber-criminali questo equivale a un invito a nozze.
Questa volta, però, l’attacco dei pirati sembra avere contorni davvero preoccupanti. Al posto di limitarsi a prendere il controllo dei dispositivi e utilizzarli per le solite amenità come attacchi DDoS, i cyber-criminali hanno pensato bene di utilizzare la vulnerabilità per distribuire un malware in grado di dirottare tutto il traffico verso alcuni loro server.
Secondo Qihoo 360, che ha individuato la botnet e ne ha descritto le caratteristiche in un report, i dispositivi compromessi sarebbero almeno 7.500 e trasmetterebbero tutti i dati a un certo numero di server.
I pirati, nel dettaglio, sembrano interessati ai dati in transito attraverso le porte 20, 21, 25, 110 e 143. Tradotto: FTP, SMTP, POP3 e IMAP. Insomma, stanno facendo il pieno di dati e email.
In teoria il malware utilizzato dai cyber-criminali avrebbe anche un’altra funzionalità che, di questi tempi, va per la maggiore: l’uso dei dispositivi per diffondere uno script (il solito CoinHive) in grado di sfruttare la potenza di calcolo dei dispositivi collegati al router per generare cripto-valuta.
Lo stratagemma adottato è quello di usare un proxy per dirottare tutti i dispositivi su una pagina che contiene lo script. Peccato che i pirati abbiano sbagliato a impostare il proxy, bloccando tutte le risorse Web esterne, comprese quelle che servono per il mining.
Non è escluso però che gli autori dell’attacco si rendano conto dell’errore e possano correggere il tiro, magari anche in future campagne che prendano di mira gli stessi dispositivi.
Stando all’analisi dei ricercatori, infatti, lo spazio per un’azione del genere c’è, eccome. I router vulnerabili a questo tipo di attacco sarebbero infatti più di 370.000, tra cui parecchie migliaia anche in Italia.
L’unica speranza è che i proprietari dei dispositivi in questione si rendano conto del pericolo e procedano all’aggiornamento del software prima di finire a ingrassare le fila della nuova botnet.
Gen 28, 2022 0
Gen 27, 2022 0
Gen 26, 2022 0
Gen 25, 2022 0
Set 12, 2025 0
Set 11, 2025 0
Set 10, 2025 0
Set 09, 2025 0
Set 12, 2025 0
L’intelligenza artificiale diventa non solo...Set 11, 2025 0
Il ransomware continua a dilagare e rimane la minaccia...Ago 29, 2025 0
Il prossimo 14 ottobre terminerà ufficialmente il supporto...Ago 26, 2025 0
Il mondo dell’IoT rimane uno dei più esposti alle...Ago 04, 2025 0
I chatbot basati su modelli linguistici di grandi...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Set 12, 2025 0
L’intelligenza artificiale diventa non solo...Set 11, 2025 0
Il ransomware continua a dilagare e rimane la minaccia...Set 10, 2025 0
Google dovrà pagare una multa salata da 425 milioni per...Set 09, 2025 0
I ricercatori di Arctic Wolf hanno scoperto GPUGate, una...Set 08, 2025 0
I ricercatori di Security Bridge hanno scoperto che una...