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Lug 30, 2018 Marco Schiaffino In evidenza, News, RSS, Vulnerabilità 0
La scoperta si deve a Claudio Bozzato, un ricercatore di Cisco Talos che ha pensato bene di mettere il naso nel sistema Samsung SmartThings Hub, il controller centrale dell’azienda coreana a cui è delegato il compito di gestire qualsiasi dispositivo “smart” nella casa.
Stiamo parlando di lampadine, aspirapolvere, termostati e telecamere, ma anche (dettaglio non indifferente) delle serrature digitali che consentono l’accesso all’abitazione.
Stando al report pubblicato dal ricercatore, lo SmartThings Hub avrebbe la bellezza di 20 vulnerabilità, che se sfruttate da un pirata informatico gli permetterebbero di prendere letteralmente il controllo dell’intera abitazione.
Come viene specificato nella ricerca, non si tratta di vere “voragini” di sicurezza e alcuni dei bug sono piuttosto difficili da sfruttare. Bozzato, però, ha individuato alcune procedure che sfruttano le vulnerabilità “a catena” e consentirebbero di compromettere l’ecosistema IoT di Samsung con relativa facilità.
Il Samsung SmartThings Hub è al centro del sistema. Comodo, ma questo significa anche che chi riesce a violarlo accede a tutto ciò che vi è collegato.
Una delle procedure, addirittura, può essere attuata in fase di pre-autenticazione (cioè non serve rubare le credenziali di accesso al sistema) mentre la altre, secondo la ricerca, variano in termini di efficacia a seconda del vettore di attacco utilizzato dal pirata informatico.
Uno dei più intriganti è quello che fa riferimento alle SmartApp, una categoria di applicazioni che sono pensate per consentire l’utilizzo di dispositivi di terze parti. Secondo i ricercatori, la possibilità che qualcuno riesca a indurre la vittima a installare un’app infetta rappresenta uno dei rischi più rilevanti.
Attraverso questo canale, infatti, sarebbe possibile aprire comunicazioni “privilegiate” che, in buona sostanza, consentono di aggirare il sistema di autenticazione.
Quello che spaventa, soprattutto, sono le possibili conseguenze di un attacco riuscito. Ci si troverebbe, infatti, in uno scenario da fantascienza in cui l’hacker di turno potrebbe spiare con facilità la sua vittima, carpirne le conversazioni e avere addirittura accesso all’abitazione a suo piacimento.
Samsung, in seguito alla segnalazione dei ricercatori Talos, ha distribuito un aggiornamento del firmware che corregge le vulnerabilità identificate.
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