Aggiornamenti recenti Settembre 25th, 2023 2:00 PM
Mar 29, 2018 Marco Schiaffino News, Privacy, RSS, Vulnerabilità 1
Per chi ci tiene alla privacy, utilizzare una VPN è uno dei sistemi migliori per garantirsi l’anonimato, facendo in modo che il proprio indirizzo IP non sia visibile quando si visita un sito Internet, ma si veda solo quello del punto di uscita gestito dal VPN Provider.
A quanto pare, però, non tutte le VPN garantiscono lo stesso livello di anonimato. Una buona parte dei servizi VPN ha un punto debole che permette il “leak” del vero indirizzo IP di chi naviga.
A verificarlo è stato Paolo Stagno, un ricercatore di sicurezza che ha pubblicato una ricerca in cui spiega come ci siano numerosi servizi VPN “permeabili” a una forma di attacco che permette di individuare il reale indirizzo IP degli utenti.
Il motivo? La sintesi sta in due nomi: WebRTC e STUN. “WebRTC è una tecnologia open molto usata in ambito multimediale” spiega Paolo Stagno a Security Info “e su molti browser è impostata come attiva nelle impostazioni predefinite”.
Nel dettaglio, i browser che hanno WebRTC attivo di default sono Brave; Mozilla Firefox; Google Chrome (anche per Android); Internet (il browser di Samsung); Opera e Vivaldi.
STUN, invece, è un meccanismo che consente di aprire un collegamento tra due computer. Semplificando, è quello che fa “incontrare” le due macchine e gli permette di scambiare dati.
Qual è il problema? Che un‘interrogazione verso un server STUN, in determinate condizioni, consente di visualizzare un indirizzo IP anche quando dovrebbe essere “nascosto” dalla VPN.
“In realtà la questione è nota fin dal 2015” spiega Stagno “e questa tecnica è stata usata per esempio dall’FBI e altre forze di polizia per individuare cyber-criminali o smantellare reti legate alla pedo-pornografia. Ciò non toglie che il bug possa essere sfruttato anche da altri soggetti come le società di marketing che tracciano sistematicamente chi naviga o regimi autoritari che vogliono individuare dissidenti e oppositori politici”.
Il rischio dell’abuso di WebRTC è noto da tempo e sul Web si trovano anche strumenti per modificare le impostazioni del browser in modo da bloccare il “leak” dai server STUN.
Nella pratica, per de-anonimizzare chi naviga con una VPN vulnerabile a questo tipo di tracciamento sarebbe sufficiente attirarlo su una pagina Web contenente uno script che sfrutta WebRTC per individuare il vero indirizzo IP dell’utente.
Secondo Stagno, capire quale sia l’esatto problema in un servizio VPN che lo rende vulnerabile a questo tipo di attacco è piuttosto difficile. Quello che è certo è che tra gli 83 servizi VPN che ha testato, 17 permettono di visualizzare l’indirizzo IP reale degli utenti.
L’elenco aggiornato si può visualizzare su questa pagina Web e se il servizio che usiamo non è tra quelli indicati nell’elenco, possiamo verificare se è vulnerabile collegandoci a questo indirizzo.
Set 12, 2023 0
Set 06, 2023 0
Ago 30, 2023 0
Ago 29, 2023 0
Set 25, 2023 0
Set 25, 2023 0
Set 22, 2023 0
Set 22, 2023 0
Set 19, 2023 0
Uno dei modi migliori per condividere idee e favorire la...Set 18, 2023 0
I dispositivi IoT stanno trasformando l’operatività...Set 18, 2023 0
La sicurezza delle password è un aspetto cruciale per...Set 13, 2023 0
Il fenomeno dei ransomware non si arresta e, anzi, continua...Set 13, 2023 0
Il furto di account rimane uno dei principali problemi di...Mag 04, 2018 0
E se vi dicessimo che la saga di Star Wars ...Nov 14, 2016 2
Abbiamo rubato al blog di Kaspersky un vecchio pezzo di...Nov 08, 2016 2
Il numero uno degli scacchi mondiali Magnus Carlsen ha...Ott 28, 2016 0
Il pirata informatico che ha creato il ransomware cerca...Ott 11, 2016 0
Dopo la raffica di figuracce, l’azienda sospende per...Set 25, 2023 0
Il team di sicurezza di Sonatype ha individuato unaSet 25, 2023 0
SentinelLabs e QGroup GmbH hanno individuato un nuovo...Set 22, 2023 0
Signal Foundation, l’azienda dietro l’omonima...Set 22, 2023 0
GitLab ha rilasciato due patch urgenti per risolvere una...Set 21, 2023 0
Nel corso di Innovation 2023, Intel ha annunciato il...
One thought on “Molte VPN permettono di individuare l’IP di chi naviga”