Aggiornamenti recenti Aprile 23rd, 2024 2:00 PM
Dic 22, 2016 Marco Schiaffino Malware, Minacce, News, RSS, Trojan 0
Per installare un malware sul computer delle loro vittime, i pirati informatici possono usare due strategie: sfruttare una vulnerabilità che gli consenta di avviarne l’esecuzione con privilegi di amministratore o convincerle in qualche modo ad acconsentire all’installazione.
Gli autori del trojan Ticno hanno seguito questa seconda strada, utilizzando uno stratagemma piuttosto originale che “camuffa” la procedura di installazione simulando il semplice salvataggio di un file.
Stando a quanto riportato dalla società di sicurezza Dr.WEB, che lo ha individuato e analizzato, Ticno viene distribuito su macchine già colpite da altro malware, che scaricano e avviano il trojan.
Il malware, prima di passare all’azione, esegue una serie di controlli sul computer per verificare di non trovarsi su una macchina virtuale o in presenza di strumenti di analisi usati normalmente dagli esperti di sicurezza.
A questo scopo esegue per prima cosa una verifica dei processi attivi, controllando poi le impostazioni del sistema per individuare l’ID del prodotto, il nome del computer e dell’utente, il produttore del BIOS e il numero di cartelle all’interno di Programmi.
Se il trojan trova qualcosa di sospetto, interrompe qualsiasi attività. Se invece considera il computer “affidabile”, visualizza una finestra di dialogo “Salva con nome” per il salvataggio su disco del file 1.ZIP.
La finestra è in tutto e per tutto simile a quella che comparirebbe nel corso di una procedura di salvataggio di un file, tranne per un piccolo dettaglio: nell’angolo inferiore sinistro c’è un menu “Impostazioni avanzate” (ma la scritta è in russo) che in una finestra del genere non dovrebbe esserci.
Per svelare l’arcano è sufficiente fare clic sul collegamento: la finestra che si apre contiene le opzioni per l’installazione sul sistema di una serie di programmi. Un clic su “Salva” avvia la procedura.
Buona parte dei programmi nell’elenco, come Amigo Browser, sono semplici (ma fastidiosi) adware o estensioni di Google Chrome. Insieme a loro, però, sul computer vengono installati anche software più pericolosi.
L’elenco completo comprende Trojan.Ticno.1548; Trojan.BPlug.1590; Trojan.Triosir.718; Trojan.Clickmein.1 e Adware.Plugin.1400.
All’interno dell’applicazione Calendar Tray, inoltre, è inserito Trojan.ChromePatch.1. Si tratta di un adware che infetta il file resources.pak di Google Chrome. In questo modo il malware è in grado di “sopravvivere” alla disinstallazione e può continuare a visualizzare pubblicità indesiderate sul browser anche una volta che l’utente l’ha rimosso.
Mar 14, 2024 0
Mar 01, 2024 0
Feb 22, 2024 0
Feb 15, 2024 0
Apr 23, 2024 0
Apr 23, 2024 0
Apr 22, 2024 0
Apr 22, 2024 0
Apr 18, 2024 0
La corsa all’IA generativa ha spinto i produttori di...Apr 16, 2024 0
LockBit continua a colpire le organizzazioni di tutto il...Apr 15, 2024 0
Il 41% delle imprese italiane subisce mensilmente attacchi...Apr 12, 2024 0
In occasione del Privacy Tour 2024, l’iniziativa del...Apr 12, 2024 0
Al Google Next ’24 abbiamo assistito a un interessante...Mag 04, 2018 0
E se vi dicessimo che la saga di Star Wars ...Nov 14, 2016 2
Abbiamo rubato al blog di Kaspersky un vecchio pezzo di...Nov 08, 2016 2
Il numero uno degli scacchi mondiali Magnus Carlsen ha...Ott 28, 2016 0
Il pirata informatico che ha creato il ransomware cerca...Ott 11, 2016 0
Dopo la raffica di figuracce, l’azienda sospende per...Apr 23, 2024 0
In occasione dell’Italian Partner Conferencetenutasi...Apr 23, 2024 0
Un team di ricercatori ha sviluppato quello che ritengono...Apr 22, 2024 0
Nel periodo compreso tra il 13 e il 19 aprile,...Apr 22, 2024 0
I cyber attacchi moderni riescono a colpire anche le...Apr 22, 2024 0
Il JPCERT Coordination Center, l’organizzazione...