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Gen 21, 2020 Marco Schiaffino Attacchi, In evidenza, Malware, News, RSS 0
Nel mondo del cyber-crimine, l’espressione “non si sa più cosa inventare” non ha proprio senso. I pirati informatici, infatti, hanno un vero talento per escogitare nuovi trucchi e stratagemmi che gli permettono di colpire nuove vittime.
Gli autori di Emotet, per esempio, hanno cominciato a sfruttare una campagna di distribuzione che fa leva su messaggi di spam tramite posta elettronica che, in alcuni casi, sono estremamente simili ad alcune truffe che sono circolate negli ultimi mesi.
Come segnala il ricercatore di sicurezza che su Twitter si firma Execute Malware, la nuova ondata di email sfrutta in alcuni casi tecniche piuttosto tradizionali, come messaggi di auguri inviati in occasione delle festività natalizie o inviti ad avvenimenti pubblici, in particolare facendo leva sulla popolarità dell’attivista ambientalista Greta Thunberg.
La versione più interessante, però, è quella che utilizza una tecnica di ingegneria sociale piuttosto raffinata. Il messaggio di posta elettronica, infatti, sembra proporsi come una variante dell’ormai celebre truffa a luci rosse.
In questo caso la minaccia non riguarda la diffusione di video compromettenti, ma è focalizzata sulla richiesta di riscatto di un presunto hacker che sostiene di aver violato il computer della vittima e minaccia di vendere le sue informazioni personali sul Dark Web.
La somma chiesta è decisamente modesta (50 dollari) ma il vero pericolo si annida nell’allegato al messaggio. Il documento Word che dovrebbe contenere le istruzioni per il pagamento, infatti, sfrutta una delle tante vulnerabilità legate all’uso di comandi PowerShell per installare Emotet sul computer.
Per la verità, non è la prima volta che viene individuato uno stratagemma simile. Gli episodi di cui abbiamo riferito in passato, però, facevano comunque leva sull’idea che la vittima cadesse nel tranello e scaricasse un archivio ZIP contenente le “prove” dell’esistenza del video a luci rosse.
In questo caso, invece, i pirati informatici puntano più che altro sulla curiosità di chi riceve il messaggio e sulla possibilità che, di fronte a quella che sembra una minaccia proveniente da un truffatore di mezza tacca, la potenziale vittima abbassi le difese.
Emotet, un trojan in circolazione da tempo, è tornato alla grande nelle ultime settimane e i suoi autori lo hanno utilizzato anche per colpire i sistemi informatici della città di Francoforte. Una volta installato sul computer, consente ai pirati informatici di estrarre informazioni sensibili e installare ulteriore malware sul computer.
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