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Gen 11, 2023 Marina Londei Apt, Attacchi, Minacce, News, Phishing, RSS 0
Group-IB, azienda di cybsersecurity, ha individuato un’ondata di attacchi APT contro governi e organizzazioni militari, no-profit e religiose. Sembra che dietro gli attacchi ci sia un gruppo di cybercriminali mai visto all’opera prima d’ora; i ricercatori hanno identificato la campagna chiamandola “Dark Pink”, nome coniato da alcuni indirizzi email individuati durante gli attacchi.
Secondo Group-IB il gruppo sarebbe attivo da metà del 2021, anche se la maggior parte delle attività sono state svolte nella seconda metà del 2022. La maggior parte degli attacchi ha colpito diverse organizzazioni nelle regioni asiatiche; tra le vittime ci sono due corpi militari nelle Filippine e in Malesia, agenzie governative in Cambodia, Indonesia e Bosnia-Herzegovina e anche un’organizzazione religiosa in Vietnman.
Le motivazioni dietro la campagna di attacchi di Dark Pink sembrano legate esclusivamente allo spionaggio: il gruppo è riuscito a esfiltrare una grande quantità di informazioni riservate dalle vittime, ma non ci sono evidenze di guadagni economici. I cybercriminali usano tattiche e procedure molto diverse da altri gruppi APT, servendosi di tool che mirano a sottrarre documenti confidenziali dalle reti delle organizzazioni.
Secondo l’analisi di Group-IB, il gruppo fa uso di un sofisticato arsenale di malware custom per colpire le vittime. Oltre a ciò, sono state individuate una serie di email di phishing per ottenere l’accesso ai sistemi, oltre a diverse API Telegram per gestire le comunicazioni C2 dai dispositivi colpiti.
Ciò che stupisce di più è il fatto che il gruppo ha agito inosservato per più di un anno e mezzo: i ricercatori hanno trovato su GitHub dei moduli di malware custom utilizzati dai cybercriminali. Gli attacchi del gruppo sono tutti multifase, composti da tool strettamente legati tra loro in una catena di infezioni.
Essendo gli attacchi relativamente recenti e svolti con tecniche peculiari, i ricercatori stanno ancora cercando di capire chi possa nascondersi dietro Dark Pink. Secondo Group-IB, vista l’area di appartenenza delle vittime, è probabile che si tratti di attaccanti della stessa provenienza. L’uso di toolkit personalizzati e tecniche di evasione avanzate rende questo gruppo una minaccia significativa per le organizzazioni.
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