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Dic 19, 2022 Marina Londei Approfondimenti, Mercato e Statistiche, RSS, Tecnologia 0
In Italia cresce l’uso dell’identità digitale: a oggi più di 32 milioni di italiani sono in possesso di SPID, il 30% rispetto al 2021. L’obiettivo del PNRR è stato ampiamente superato: le aspettative miravano a 22 milioni di identità digitali. A dirlo è l’Osservatorio Digital Identity coi dati relativi agli ultimi mesi del 2022.

Due italiani su tre hanno SPID, ma la distribuzione non è omogenea: sono i giovani a guidare la “rivoluzione digitale”, in particolare la fascia tra i 18 e i 24 anni nella quale tutti possiedono l’identità digitale. Diverso, invece, tra gli over 75: solo 1 persona su 4 ha attivato lo SPID. Geograficamente parlando, il Lazio è la regione col maggior numero di SPID attivi (il 74% della popolazione); agli ultimi posti ci sono invece Calabria, Marche e Molise con poco più del 50%.
L’enorme crescita dell’uso di SPID è legata in gran parte al meccanismo del green pass in seguito alla pandemia e al cashback: la maggior parte degli italiani ha scelto di usare l’identità digitale per accedere ai propri documenti. Sono aumentati anche i servizi di pubblica amministrazione fruibili tramite identità digitale, semplificando l’accesso ad essi e snellendo i tempi.
Sebbene gli obiettivi del PNRR siano stati raggiunti e superati, la strada per la vera digitalizzazione è ancora lontana. Se da una parte le condizioni socio-economiche hanno spinto gli italiani a usare SPID, adesso la necessità sta venendo meno. L’Unione Europea sta continuando a spingere sulla creazione di un portafoglio digitale d’identità, un contenitore per credenziali d’accesso a servizi pubblici e altri obblighi normativi. I diversi paesi hanno cominciato a collaborare tra loro per la definizione di un European Digital Identity Wallet, con la volontà di rivoluzionare il settore e digitalizzare gli stati dell’unione.

Anche a livello aziendale i progressi non sono quelli sperati: diverse realtà hanno investito in modalità di riconoscimento remoto passwordless, come OTP e fattori biometrici, ma la maggior parte delle aziende non ha mai considerato l’integrazione di sistemi come SPID o CIE.
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