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Dic 05, 2022 Marina Londei Approfondimenti, Gestione dati, RSS 0
La VPN è uno strumento fondamentale per chi vuole mantenere la propria privacy. Usata da tempo in ambito business per svolgere operazioni che richiedono una protezione aggiuntiva dei dati, oggi sempre più utenti privati la usano per tenere al sicuro la propria identità e le operazioni da svolgere.
La rete privata deve offrire uno spazio sicuro nel quale organizzazioni terze non possono entrare, né intercettarne il traffico. Poiché la VPN gestisce i dati sensibili dell’utente è fondamentale scegliere quella più affidabile. Ci sono diversi fattori che influiscono sull’affidabilità di una rete e spaziano dal vendor che la fornisce, alla giurisdizione a cui fa capo, alla localizzazione dei server e alle policy che offrono.
La prima cosa da controllare quando si acquista un servizio di questo tipo è l’affidabilità della compagnia dietro la VPN. Gli utenti, com’è normale, tendono a fidarsi di compagnie conosciute che hanno una certa reputazione. Questo implica una storia senza problemi di sicurezza, come perdite di dati e violazioni di privacy.
Nella scelta di un servizio VPN adatto alle esigenze di privacy bisogna considerare anche le leggi a cui la rete fa capo: molti governi impongono controlli e raccolta di dati, nonostante si tratti di una rete privata. Se si punta al massimo della segretezza è consigliabile evitare quei paesi che prevedono controlli sui dati, ad esempio quelli facenti parte delle alleanze “5, 9, 14 eyes”, tra i quali c’è anche l’Italia.
Ogni VPN prevede comunque una logging policy, seppur minima: ciò significa che ci sarà sempre una percentuale di dati, anche minima, che verranno raccolti dal vendor. Occorre leggere con attenzione il contratto e comprendere quali e quanti dati saranno raccolti.
Un altro fattore che incide sulla scelta di una VPN è il numero di feature che offre e quanto sono avanzate: molti utenti vogliono personalizzare la propria esperienza, ad esempio aggiungendo più protocolli di cifratura, spli tunneling e moduli anti-tracking.
Infine, pesano molto sulla scelta anche la possibilità di ricevere supporto tramite live chat piuttosto che email o sistemi di ticketing, considerati troppo lenti per la risoluzione di problematiche, e di ottenere un rimborso qualora si decidesse di interrompere il servizio.
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