Aggiornamenti recenti Dicembre 19th, 2025 4:31 PM
Gen 19, 2022 Marco Schiaffino Attacchi, In evidenza, Malware, News, RSS, Scenario 0
Anche il gruppo FIN8 si lancia nel settore dei ransomware. I pirati informatici, che rappresentano uno dei (rari) casi di APT motivati da interessi finanziari, sono ritenuti responsabili della diffusione di White Rabbit, un crypto-ransomware comparso lo scorso dicembre.
Come spiegano in un report pubblicato su Internet gli esperti di Trend Micro, la strategia adottata dai cyber criminali prevede l’uso di un file relativamente piccolo, che “peserebbe” solo 100KB e utilizzerebbe un sistema di attivazione basato su password. Quella utilizzata nel sample individuato dai ricercatori era “KissMe”.
Lo stratagemma, spiegano gli autori del report, ha l’obiettivo di rendere più difficile il rilevamento del malware e sfrutta un sistema a riga di comando per la sua attivazione.
Per distribuire il payload, il gruppo FIN8 utilizzerebbe una variante di Badhatch, una backdoor già collegata ai pirati informatici in passato.
IL ransomware, in sé, non ha caratteristiche particolari, se non la peculiarità di creare un file di testo contenente la richiesta di riscatto per ogni singolo file crittografato. Gli autori del report non specificano se si tratti di un “bug” del malware o di una strategia per rendere più “pressante” la richiesta.
Quello che è certo, è che i pirati non lasciano molto margine alle loro vittime: il messaggio fissa un termine di soli quattro giorni per eseguire il pagamento e l’estorsione fa leva, come accaduto già in passato, anche sullo spauracchio di eventuali sanzioni ai sensi del GDPR. I pirati, infatti, minacciano di inviare i file sottratti alle autorità di garanzia nazionali.
Nel messaggio è indicato anche l’indirizzo di un sito nel circuito TOR che i pirati utilizzano sia per pubblicare alcuni dei dati rubati (come prova dell’avvenuta compromissione), sia una chat dedicata per le trattative sul pagamento di riscatto.
Il legame di White Rabbit con FIN8, c’è da dire, viene indicato con qualche riserva. Gli indizi raccolti da Trend Micro, però, sembrano lasciare pochi dubbi e l’ipotesi che i cyber criminali del gruppo abbiano ampliato il loro raggio d’azione è tutt’altro che remota.
Giu 16, 2025 0
Set 11, 2024 0
Set 04, 2024 0
Lug 22, 2024 0
Dic 19, 2025 0
Dic 18, 2025 0
Dic 17, 2025 0
Dic 17, 2025 0
Dic 18, 2025 0
Se c’è una cosa su cui tutti concordano è che...
Dic 17, 2025 0
Il secondo semestre del 2025 ha segnato un punto di svolta...
Dic 15, 2025 0
Il 2025 sta giungendo al termine e nel mondo della...
Dic 10, 2025 0
Secondo il National Cyber Security Centre (NCSC),...
Dic 05, 2025 0
Lakera, società di Check Point, ha pubblicato una ricerca...
Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...
Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...
Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...
Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...
Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...
Dic 19, 2025 0
Una vecchia vulnerabilità di ASUS Live Update è ancora...
Dic 17, 2025 0
Mezzo milione di nuovi file malevoli al giorno. È
Dic 15, 2025 0
Nel periodo compreso tra il 6 e il 12 dicembre,...
Dic 12, 2025 0
Apple ha rilasciato degli aggiornamenti di sicurezza...
Dic 12, 2025 0
Panico in Russia: centinaia di Porsche sono rimaste...
