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Set 21, 2021 Marco Schiaffino Attacchi, In evidenza, News, RSS 0
Il concetto di “ransomware” ha più declinazioni. Se la sua versione più conosciuta è quella che prevede la cifratura dei dati sui server, le varianti che prevedono la minaccia di rendere pubblici dati riservati ci hanno già insegnato che gli schemi estorsivi utilizzati dai cyber criminali possono mutare a seconda delle situazioni.
Il caso che ha coinvolto VoIP.ms, per esempio, ha sfruttato un classico attacco DDoS (Distributed Denial of Service) associato a una richiesta di riscatto rivolta alla società che fornisce servizi di comunicazione su Internet.
Come è stato annunciato su Twitter dalla stessa azienda, l’attacco è cominciato nel pomeriggio del 16 settembre e ha interessato tutte le infrastrutture di VoIP.ms, compresi i server DNS.
We’re aware of an issue that’s keeping our customers to properly reach our website, there’s a team actively working on the issue as we speak and we expect it is fixed shortly, thanks for your patience!
— VoIP.ms (@voipms) September 16, 2021
Le prime contromisure messe in campo dai responsabili della sicurezza, che hanno cercato di aggirare il blocco dei server DNS, non hanno sortito effetto.
Le cose sembrano non essere migliorate o con il passare delle ore, visto che al momento in cui scriviamo il sito di VoIP.ms è ancora irraggiungibile a causa dei blocchi implementati da Cloudflare per arginare l’attacco.
Autori del tentativo di estorsione, stando a un tweet comparso nella giornata di sabato, potrebbe essere il gruppo REvil, recentemente tornato in azione dopo un periodo di assenza dalle scene.
La stranezza riguarda il modus operandi della gang, che di solito utilizza i classici crypto-ransomware per i suoi attacchi e che, in questo caso, ha invece adottato l’insolito uso del DDoS.
Non solo: a differenza di quanto accade di solito con questo tipo di attacchi, i pirati sembrano essere riusciti a mettere in piedi un attacco in grado di perdurare per un periodo di tempo straordinario. La situazione, stando a un tweet di qualche ora fa, non sembra infatti essersi ancora sbloccata.
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