Aggiornamenti recenti Maggio 20th, 2025 3:31 PM
Ott 07, 2020 Marco Schiaffino In evidenza, News, RSS, Scenario 0
Stop alla raccolta indiscriminata di dati da parte di servizi segreti e agenzie di sicurezza. A deciderlo è stata la Corte di Giustizia Europea, che dopo 5 anni di procedimento ha stabilito che le attività di raccolta di informazioni su reti telefoniche e telematiche operate da Francia, Belgio e Regno Unito violano le norme comunitarie.
La sentenza, consultabile a questo indirizzo, precisa che la tutela della confidenzialità delle comunicazioni e del traffico dati non può essere violata se non all’interno dei principi di proporzionalità che ispirano i trattati comunitari.
In altre parole: l’obbligo per operatori telefonici e fornitori di accesso a Internet di trasmettere i dati del traffico e delle comunicazioni a enti governativi è illegale.
Il quadro a cui si applica la decisione è quello adottato dai tre stati in cui le informazioni vengono memorizzate in database e conservate a tempo indeterminato per poi essere utilizzate in caso di necessità.
Esattamente come nella prima fase del Datagate, il tema è legato alla gestione dei metadati, le informazioni registrate dalle società di telecomunicazione che, una volta elaborati con algoritmi di intelligenza artificiale, consentono in pratica di tracciare qualsiasi attività e relazione sociale dei cittadini.
Insomma: si tratta di qualcosa di molto simile a ciò che ha messo a nudo Edward Snowden negli Stati Uniti, ma che nell’Unione Europea confligge frontalmente con la legislazione in tema di privacy.
Una considerazione che è stata alla base anche di un’altra decisione della Corte Europea, che lo scorso 16 luglio ha dichiarato illegale il Privacy Shield, l’accordo tra UE e Stati Uniti che consentiva la conservazione e il trattamento dei dati dei cittadini europei sul territorio statunitense.
Insomma: la decisione segna un punto a favore di Privacy International, l’associazione britannica che ha avviato la causa e che adesso può esultare per una decisione che permetterà di rendere più stringenti le norme a tutela della privacy per i cittadini europei.
Per gli attivisti, però, rimane il boccone amaro di sapere che proprio la Gran Bretagna sarà il paese su cui impatterà meno la decisione della Corte. Con l’approssimarsi della Brexit, infatti, è probabile che il governo di Londra non si debba preoccupare troppo delle possibili ripercussioni.
Gen 24, 2025 0
Mar 12, 2024 0
Apr 05, 2023 0
Dic 22, 2022 0
Mag 20, 2025 0
Mag 19, 2025 0
Mag 19, 2025 0
Mag 16, 2025 0
Mag 20, 2025 0
Ieri ESET ha pubblicato l’ultimo APT report relativo...Mag 19, 2025 0
Dopo tre giorni di intenso hacking si è conclusa Pwn2Own,...Mag 15, 2025 0
Il numero di attacchi DDoS e delle attività dei gruppi...Mag 14, 2025 0
Sono sempre di più gli attacchi automatizzati che...Mag 12, 2025 0
Stando all’ultimo report sulle minacce al settore...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Mag 20, 2025 0
Ieri ESET ha pubblicato l’ultimo APT report relativo...Mag 19, 2025 0
Dopo tre giorni di intenso hacking si è conclusa...Mag 19, 2025 0
Nel corso della settimana, il CERT-AGID ha identificato e...Mag 16, 2025 0
Una nuova minaccia si abbatte sugli Stati Uniti: secondo...Mag 15, 2025 0
Il numero di attacchi DDoS e delle attività dei gruppi...