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Lug 29, 2020 Alessandra Venneri Kaspersky Partner Space, RSS 1
Il Service Organization Controls (SOC) Reporting Framework è un report riconosciuto a livello mondiale per i controlli di gestione del rischio della cybersecurity, sviluppato dall’American Institute of Certified Public Accountants (AICPA) per informare i clienti sull’efficacia della progettazione e implementazione dei controlli di sicurezza. Kaspersky, azienda responsabile e trasparente nei confronti dei propri clienti, ha scelto questo standard per dimostrare l’affidabilità dei propri prodotti e l’impegno verso i Trust Service Principles and Criteria di AICPA: sicurezza, disponibilità, integrità di elaborazione, riservatezza e privacy.
La valutazione, portata a termine seguendo gli standard SSAE 18 (Statement of Standards for Attestation Engagements) comprende i controlli interni sui regolari aggiornamenti automatici dei database antivirus che vengono programmati e distribuiti da Kaspersky per i propri prodotti in esecuzione su Windows e Unix Servers. Nel suo report finale, il revisore indipendente tra i Big Four ha verificato l’idoneità dei suddetti controlli e il loro adeguato funzionamento in una data specifica.
Secondo i termini del contratto, Kaspersky non può rivelare il nome del revisore tra i Big Four. Kaspersky può, su richiesta, divulgare le principali informazioni su impegno e requisiti nel report SOC 2 Type 1.
L’audit è stato effettuato nell’ambito della Global Transparency Initiative, annunciata da Kaspersky nel 2017, con l’obiettivo di rassicurare i propri partner e clienti non solo sul fatto che i prodotti e i servizi dell’azienda sono i migliori in fatto di protezione dalle minacce informatiche, ma anche che l’azienda è in grado di trattare i dati dei clienti con il massimo rispetto e cura. L’azienda si impegna, tra l’altro, a trasferire in Svizzera lo storage e l’elaborazione dei dati dei clienti. Ad oggi, l’azienda ha completato la seconda parte di trasferimento dei dati per gli utenti europei e ha come obiettivo quello di portare a termine questo cambiamento entro la fine del 2019.
Contemporaneamente al progetto del trasferimento dei dati, Kaspersky punta ad avere almeno tre Transparency Center entro la fine del 2020, continua a supportare il suo Bug Bounty Program e sta lavorando ad altri numerosi progetti che hanno l’obiettivo di accrescere la trasparenza e la credibilità dell’azienda.
Bug Bounty Program: Kaspersky lavora in modo costante allo sviluppo del Bug Bounty Program. Recentemente, l’azienda ha pagato un premio di 23.000$, la più grande ricompensa nella storia del programma fino ad oggi, ai ricercatori del team Imaginary per la scoperta di un problema di sicurezza di Kaspersky che avrebbe potuto permettere a terze parti di eseguire da remoto un codice arbitrario sul PC di un utente con accesso privilegiato al sistema. Il bug è stato prontamente corretto. Kaspersky ha ringraziato il team Imaginary per il report e per l’assistenza nel miglioramento dei prodotti dell’azienda.
Safe Harbor per i ricercatori: L’azienda sostiene il progetto Disclose.io che offre un “Safe Harbor” per i ricercatori preoccupati delle conseguenze negative da un punto di vista legale nelle quali potrebbero incorrere a causa delle loro scoperte. Kaspersky è consapevole del fatto che gli esperti esterni offrono una preziosa assistenza individuando e segnalando le vulnerabilità riscontrate nei propri prodotti ed è pronta ad offrire garanzie addizionali per un trattamento equo rispetto alle segnalazioni sulle vulnerabilità.
Transparency Centers: Il Transparency Center a Madrid, è ufficialmente aperto dal mese di giugno ai clienti e ai partner di Kaspersky oltre che agli stakeholder governativi. Come già avviene per il centro di Zurigo, l’azienda offre la possibilità di esaminare il codice sorgente e mette a disposizione dei visitatori dei briefing sulla sicurezza personalizzati e focalizzati sulle pratiche dell’azienda rispetto all’elaborazione dei dati e sul funzionamento dei suoi prodotti.
Threat intelligence a supporto delle forze dell’ordine: Kaspersky, primo tra i fornitori di sicurezza informatica, ha annunciato un servizio avanzato gratuito per le forze dell’ordine (LEA). Un approccio unico e personalizzato che ha l’obiettivo di massimizzare l’impegno nella lotta alla criminalità informatica senza frontiere, ed è costituito da tre componenti:
Fornendo supporto gratuito alle forze dell’ordine, Kaspersky mira ad accrescere la conoscenza sul funzionamento dei servizi dell’azienda ed in particolare su come questi sono in grado di aiutare a combattere il crimine informatico e le sofisticate minacce. Maggiori informazioni sul servizio sono disponibili a questo link.
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One thought on “Kaspersky supera l’audit indipendente SOC 2”