Aggiornamenti recenti Gennaio 31st, 2023 6:00 PM
Lug 09, 2020 Marco Schiaffino Gestione dati, Hacking, In evidenza, News, RSS, Scenario 0
Il settore delle credenziali rubate non conosce crisi. Anzi: si tratta di un business che è in piena crescita. A confermarlo è un report pubblicato dal Digital Shadows Photon Research Team, in cui viene analizzato il fenomeno fornendo dati che fanno accapponare la pelle.
Il primo riguarda il numero di credenziali in vendita sul Dark Web, che ha raggiungo la cifra di 15 miliardi, in pratica 2 per ogni abitante del pianeta terra. Di queste, 5 miliardi sono “uniche”.
Gli autori del report spiegano che la maggior parte delle credenziali che i pirati informatici commerciano nei bassifondi di Internet sono relative a utenti privati, molte delle quali vengono semplicemente fornite gratis.
Nel caso in cui sia richiesto un pagamento, il prezzo (la media è di 15 dollari) varia a seconda della tipologia di servizio. I più costosi sono quelli relativi ai servizi di home banking, che sono valutati intorno ai 70 dollari. I ricercatori specificano che questo tipo di credenziali rappresentano il 25% di quelle “pubblicizzate” per la vendita.
Le cifre salgono quando si parla di credenziali che consentono l’accesso ai sistemi di organizzazioni e aziende, con un prezzo medio di 3.139 dollari e una punta massima, registrata in un’asta, di 140.000 dollari.
Ma da dove arrivano tutte queste credenziali rubate? L’analisi non contiene grosse sorprese: le fonti sono attacchi con malware, azioni di phishing e iniezioni di codice malevolo all’interno delle pagine Web che ospitano i moduli di login.
L’interno report offre un panorama piuttosto variegato, in cui spicca la disponibilità di strumenti dedicati al furto di account. Limitandosi al settore del credential stuffing (l’uso di credenziali rubate per tentare il login in altri servizi – ndr) il rapporto cita sei diversi software specializzati in questo tipo di attività.
L’elemento più preoccupante, però, è che secondo i ricercatori i sistemi di autenticazione multi-fattore non rappresentano un ostacolo insormontabile per il furto di account. I pirati informatici, infatti, sarebbero in grado di aggirarne numerose tipologie, a partire ovviamente da quelli basati su OTP via SMS.
Dic 13, 2022 0
Giu 24, 2022 0
Giu 17, 2022 0
Mar 28, 2022 0
Gen 31, 2023 0
Gen 31, 2023 0
Gen 30, 2023 0
Gen 30, 2023 0
Gen 30, 2023 0
Experian ha pubblicato il Data Breach Industry Forecast, un...Gen 30, 2023 0
Yahoo è stato il brand più impersonato negli attacchi di...Gen 27, 2023 0
Trend Micro ha pubblicato il nuovo report Future/Tense:...Gen 26, 2023 0
Unit 42, il Threat Intelligence Team di Palo Alto Networks...Gen 23, 2023 0
L’Attack Surface Management comprende...Mag 04, 2018 0
E se vi dicessimo che la saga di Star Wars ...Nov 14, 2016 2
Abbiamo rubato al blog di Kaspersky un vecchio pezzo di...Nov 08, 2016 2
Il numero uno degli scacchi mondiali Magnus Carlsen ha...Ott 28, 2016 0
Il pirata informatico che ha creato il ransomware cerca...Ott 11, 2016 0
Dopo la raffica di figuracce, l’azienda sospende per...Gen 31, 2023 0
Kaspersky ha pubblicato una nuova ricerca denominata...Gen 31, 2023 0
Durante il down di Libero e Virgilio, gli attaccanti non...Gen 30, 2023 0
Il 2022 è stato un anno molto impegnativo per la...Gen 27, 2023 0
I ricercatori di Proofpoint hanno pubblicato un’analisi...Gen 27, 2023 0
I ricercatori di Akamai hanno pubblicato una Proof of...