Aggiornamenti recenti Aprile 24th, 2024 2:00 PM
Gen 31, 2020 Marco Schiaffino Gestione dati, In evidenza, Leaks, News, Privacy, Prodotto, RSS 0
Una gigantesca raccolta di dati che ha coinvolto almeno 100 milioni di utenti Avast. È quello che è emerso da un’inchiesta condotta da Motherboard e PCMag che hanno ottenuto dei documenti interni di Jumpshot, società controllata dalla società di sicurezza.
Avast, che vanta 435 milioni di utenti al mese, offre da sempre il suo antivirus gratuito e offre anche una VPN (a pagamento) per computer e smartphone.
Come si legge nell’articolo pubblicato da Motherboard, lo schema prevedeva una forma di opt-in per gli utenti, che autorizzava Avast a tracciare ogni loro attività sul Web. Queste informazioni venivano poi girate a Jumpshot che “impacchettava” le informazioni e le rivendeva.
Tra le aziende che hanno usufruito dei “servizi” di Jumpshot ci sono alcuni dei colossi del Web e non solo, tra cui Google, Yelp, Microsoft, McKinsey, Pepsi, Home Depot, Condé Nast e Intuit. L’elenco, però, sarebbe molto più lungo.
Ma di che tipo di dati stiamo parlando? Le informazioni raccolte riguarderebbero ogni tipo di attività sul Web, comprese le ricerche sui motori di ricerca, i dati GPS della navigazione su Google Maps, i video visualizzati su YouTube (e naturalmente su YouPorn e simili), gli acquisti online e qualsiasi altro dato inerente la navigazione.
Una quantità tale di informazioni da rendere la loro anonimizzazione, spiegano gli esperti, perfettamente inutile. Basterebbe infatti incrociare un po’ di dati per risalire senza troppe difficoltà alla reale identità degli utenti.
Lo scandalo, in realtà, era già montato lo scorso dicembre, dopo la denuncia riguardante le estensioni per browser di Avast e della sua controllata AVG. I componenti aggiuntivi dei due antivirus, infatti, registravano la navigazione degli utenti e in seguito alla segnalazione di Wladimir Palant, (il creatore di AdBlock Plus) le due estensioni erano state rimosse dallo store di Google Chrome.
A questo punto, Avast avrebbe cambiato strategia utilizzando direttamente il suo antivirus per raccogliere i dati. L’operazione sarebbe stata portata avanti attraverso una campagna che chiedeva ai suoi utenti di accettare la raccolta dei dati attraverso un classico sistema di opt-in.
Secondo Avast, il tutto avverrebbe rispettando le normative vigenti, compreso quanto previsto dal GDPR. Sono molti gli utenti che hanno fatto notare, però che nel messaggio di opt-in non viene specificato quale uso verrà fatto dei dati e soprattutto, il fatto che vengono venduti ad altre aziende.
Ora il CEO di Avast, Ondrej Vlcek, ha dichiarato di aver bloccato qualsiasi raccolta di dati e di avere intenzione di chiudere i battenti di Jumpshot. Vederemo quali saranno le ripercussioni sulle installazioni dei suoi antivirus.
Dic 13, 2022 0
Mar 24, 2022 0
Gen 28, 2022 0
Gen 27, 2022 0
Apr 24, 2024 0
Apr 24, 2024 0
Apr 23, 2024 0
Apr 23, 2024 0
Apr 24, 2024 0
ToddyCat, un gruppo APT che colpisce prevalentemente...Apr 18, 2024 0
La corsa all’IA generativa ha spinto i produttori di...Apr 16, 2024 0
LockBit continua a colpire le organizzazioni di tutto il...Apr 15, 2024 0
Il 41% delle imprese italiane subisce mensilmente attacchi...Apr 12, 2024 0
In occasione del Privacy Tour 2024, l’iniziativa del...Mag 04, 2018 0
E se vi dicessimo che la saga di Star Wars ...Nov 14, 2016 2
Abbiamo rubato al blog di Kaspersky un vecchio pezzo di...Nov 08, 2016 2
Il numero uno degli scacchi mondiali Magnus Carlsen ha...Ott 28, 2016 0
Il pirata informatico che ha creato il ransomware cerca...Ott 11, 2016 0
Dopo la raffica di figuracce, l’azienda sospende per...Apr 24, 2024 0
I ricercatori di Cisco Talos hanno scoperto una nuova...Apr 24, 2024 0
ToddyCat, un gruppo APT che colpisce prevalentemente...Apr 23, 2024 0
In occasione dell’Italian Partner Conferencetenutasi...Apr 23, 2024 0
Un team di ricercatori ha sviluppato quello che ritengono...Apr 22, 2024 0
Nel periodo compreso tra il 13 e il 19 aprile,...