Aggiornamenti recenti Agosto 19th, 2025 1:30 PM
Ott 03, 2018 Marco Schiaffino In evidenza, News, RSS, Scenario, Tecnologia, Vulnerabilità 0
Tutto è cominciato con Mirai, la botnet che ha preso di mira centinaia di migliaia di dispositivi sfruttando una serie di credenziali di accesso predefinite memorizzate nei router.
Nei mesi seguenti, però, questo tipo di device è diventato il bersaglio preferito dei pirati informatici, al punto che anche i gruppi di cyber-criminali più “evoluti” hanno cominciato a prenderli di mira in maniera sistematica, come dimostra la vicenda di VPNFilter.
Il motivo è semplice: nell’ottica di un hacker, i router sono un bersaglio perfetto. Non possono essere protetti da un software antivirus e rappresentano il classico tipo di dispositivo per il quale nessuno si preoccupa troppo di fare manutenzione aggiornandone il firmware.
Non solo: una volta compromesso un router, il pirata di turno ha gioco facile ad attaccare tutti i dispositivi che vi si collegano.
L’ennesima conferma di questa situazione arriva da una ricerca effettuata negli Stati Uniti dall’American Consumer Institute, che ha preso in esame un campione di router SOHO (Smal Office Home Office) composto da 186 modelli di router Wi-Fi di 14 produttori diversi (l’elenco si trova nel documento).
I risultati della ricerca sono sconfortanti. Secondo i ricercatori, 155 modelli sui 186 complessivi sono vulnerabili ad attacchi conosciuti. Anche li numero di vulnerabilità è impressionante: stiamo parlando di una media di 172 vulnerabilità per router, per un totale di 32.003 vulnerabilità.
In termini percentuali, significa che l’83% dei router installati nelle case e negli uffici sul territorio degli Stati Uniti può essere compromesso con estrema facilità da un qualsiasi pirata informatico, che a questo scopo può utilizzare uno dei tanti strumenti reperibili nei repository di mezzo mondo.
Una situazione agghiacciante, che rischia di diventare esplosiva nel caso in cui qualcuno decidesse di sfruttarla in maniera massiccia.
Il problema, secondo i ricercatori, è duplice. Da un lato c’è la scarsa attenzione degli utenti, che non eseguono aggiornamenti periodici dei loro dispositivi.
Dall’altra c’è l’inerzia dei produttori, che stentano ancora a prevedere sistemi di aggiornamento automatici che potrebbero mitigare il rischio di attacchi. La soluzione, tanto per cambiare, sembra ancora molto, molto lontana.
Set 23, 2024 0
Apr 20, 2023 0
Set 08, 2022 0
Mag 04, 2022 0
Ago 19, 2025 0
Ago 18, 2025 0
Ago 13, 2025 0
Ago 12, 2025 0
Ago 04, 2025 0
I chatbot basati su modelli linguistici di grandi...Lug 29, 2025 0
Tra le minacce più recenti che stanno facendo tremare il...Lug 17, 2025 0
Gli attacchi DDoS, compresi quelli ipervolumetrici,...Lug 08, 2025 0
In una recente analisi, Group-IB ha approfondito il ruolo...Lug 03, 2025 0
Recentemente il team Satori Threat Intelligence di HUMAN ha...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Ago 19, 2025 0
Il team di sicurezza della Python Software Foundation,...Ago 18, 2025 0
Nel corso di questa settimana il CERT-AGID ha rilevatoAgo 13, 2025 0
Le tensioni tra Stati Uniti e Cina si spostano sul...Ago 12, 2025 0
Una nuova campagna di attacchi informatici sta prendendo di...Ago 11, 2025 0
Una vulnerabilità in Google Calendar consentiva a un...