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Colpo grosso in Giappone: rubati 500 milioni in cripto-valuta

Gen 30, 2018 Marco Schiaffino Attacchi, Gestione dati, Hacking, News, RSS 1

L’attacco ha preso di mira Coincheck, che ha “perso” 523.000.000 di NEM, una cripto-valuta simile a Bitcoin. Nessun indizio sull’autore del furto.

Difficile provare a immaginare la reazione dei 260.000 utenti dell’exchange Coincheck quando domenica scorsa hanno letto il comunicato della società che annunciava la “scomparsa” dei loro depositi in NEM.

NEM è una cripto-valuta piuttosto popolare in Giappone, che negli ultimi giorni è arrivata a una valutazione di circa 1 dollaro. Stando a quanto riportato dal sito di Coincheck, l’attacco che ha colpito l’exchange con sede a Tokyo avrebbe permesso a uno sconosciuto hacker di trasferire illecitamente la bellezza di 523 milioni di NEM (circa 500 milioni di dollari) sui suoi conti senza lasciare traccia.

Con un giro di scambi di oltre 160 milioni al mese, Coincheck è uno dei più grossi operatori del settore. Ora il servizio è sospeso, in attesa che sia fatta chiarezza su che cosa è successo.

Si tratta della più grande “rapina digitale” nella storia? Dipende da come la si vede. Fino a oggi il record per il era rappresentato dalla perdita subita da Mt. Gox nel 2014, che vide “evaporare” 470 milioni di dollari in Bitcoin. Se dovessimo adeguare la cifra a oggi, però, staremmo parlando di quasi 3 miliardi di dollari.

Nel caso di Mt. Gox, però, una parte del bottino è stata recuperata. Quello che probabilmente si augurano anche i clienti di Coincheck, nonostante l’exchange abbia già annunciato un piano per risarcire completamente i suoi clienti.

Le prime dichiarazioni, però, non lasciano molte speranze. Nel comunicato ufficiale dell’azienda si parla solo del fatto che Coincheck sta “facendo ogni sforzo per scoprire quale sia la causa dei trasferimenti illeciti e ristrutturare il sistema per renderlo più sicuro”. Insomma: brancolano nel buio.

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