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Feb 23, 2017 Marco Schiaffino Attacco non convenzionale, Malware, Minacce, News, RSS 0
Immaginate di navigare su Internet e, a un certo punto, vi rendete conto che non potete andarvene dal sito che state visitando. Sulla pagina poi compare un pop-up che vi “consiglia” di installare un’estensione di Chrome per lasciare il sito. Che fareste?
Sappiate solo che se decideste di installarla, vi ritrovereste sul vostro browser un’estensione in grado di “sniffare” tutto il vostro traffico e che, di tanto in tanto, vi dirotta su siti malevoli.
Il nuovo stratagemma per diffondere l’estensione galeotta è stato individuato e analizzato dai ricercatori di Malwarebytes, che ne spiegano il funzionamento sul loro blog.
La tecnica, si basa su una falla che sfrutta codice XML e crea, in pratica, un loop infinito di visualizzazioni a pieno schermo della pagina Web.
L’unico modo per uscirne è installare l’estensione proposta dal pop-up, ma una volta fatto diventa difficile liberarsene.
L’estensione, infatti, viene visualizzata sotto forma di un’icona con dimensioni di 1 pixel per 1 pixel e modifica le impostazioni di Chrome in modo che ogni volta che l’utente cerca di aprire la sezione Impostazioni o Estensioni viene reindirizzato alla pagina delle app.
I componenti davvero pericolosi, però, sono contenuti in due file Javascript, che avviano la comunicazione con un server Command and Control attraverso il quale i cyber-criminali possono controllare il comportamento del browser.
Secondo i ricercatori, i comandi inviati prevedono la registrazione del traffico in transito e una serie di istruzioni che permettono all’estensione di bloccare o dirottare la navigazione quando l’URL di destinazione contiene determinate parole.
Obiettivo? Come al solito quello di arricchirsi alle spalle delle vittime. Una delle pagine a cui riconduce l’estensione, infatti, contiene un falso avviso di sicurezza apparentemente proveniente da Microsoft e che offre “supporto tecnico” per risolvere il problema.
La finestra sembra quella di una sessione di chat dedicata con un operatore, ma in realtà nel messaggio viene consigliato di contattare un numero telefonico che dovrebbe permettere di ottenere l’aiuto necessario. Tanto per rendere più credibile il tutto, nella finestra stessa sono visualizzati i marchi di alcune note società antivirus.
Naturalmente si tratta di una truffa, diventata ultimamente molto popolare e che predne di mira gli utenti statunitensi. Il corrispettivo richiesto per il “servizio di assistenza” finisce dritto nelle tasche dei pirati informatici.
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