Aggiornamenti recenti Marzo 30th, 2023 2:23 PM
Ago 02, 2016 Marco Schiaffino Hacking, Intrusione, Leaks, News, Privacy, RSS 0
Chissà se l’acquisto per 4,8 miliardi di dollari di Yahoo! da parte di Verizon ha influito in qualche modo sulla decisione del pirata informatico che in queste ore ha messo in vendita un archivio contenente oltre 200 milioni di account dell’azienda californiana.
Il cyber-criminale, che sul market The Real Deal si firma come “Peace”, chiede 3 Bitcoin (circa 1.860 dollari) in cambio del database. Si tratta di una vecchia conoscenza del Dark Web, che in passato ha messo in vendita altri archivi simili sottratti a Linkedin e MySpace.
L’archivio degli utenti Yahoo!, stando all’annuncio, conterrebbe gli username, le password, le date di nascita e (per i cittadini USA) il codice postale di 200 milioni di utenti. Le password sarebbero codificate, ma nell’annuncio Peace specifica che l’algoritmo di cifratura MD5 utilizzato per l’hash sarebbe facilmente violabile.
Annunci come questo non compaiono di frequente, nemmeno sul Dark Web.
Un dettaglio che gli esperti confermano e che può essere verificato piuttosto facilmente anche con una semplice ricerca su Google: sul Web si trovano addirittura servizi online che offrono gratuitamente strumenti per decrittare gli hash MD5.
Stando a quanto riporta Motherboard, che ha potuto mettere le mani su un campione degli account messi in vendita, si tratterebbe di username effettivamente esistenti, anche se in molti casi non più attivi. D’altra parte il furto di account risalirebbe al 2012 e a 4 anni di distanza la possibilità che alcuni indirizzi di posta elettronica siano stati disattivati è piuttosto elevata.
Il suggerimento per tutti i possessori di un account email di Yahoo! è quello di modificare la password quanto prima. Il vero timore, però, è che il furto di dati porti a una nuova ondata di “danni collaterali”, come accaduto negli scorsi mesi in seguito alla diffusione online degli account di Linkedin.
Molte persone, infatti, utilizzano la stessa email e password per più servizi. Una (cattiva) abitudine che i pirati informatici conoscono benissimo e che in passato ha portato alla violazione di numerosi account, tra cui quelli Twitter e Pinterest appartenenti a Mark Zuckerberg.
Feb 16, 2023 0
Feb 15, 2023 0
Feb 14, 2023 0
Gen 30, 2023 0
Mar 30, 2023 0
Mar 30, 2023 0
Mar 29, 2023 0
Mar 28, 2023 0
Mar 30, 2023 0
Check Point Research (CPR) ha condotto un’analisi...Mar 28, 2023 0
Ben Nimmo ed Eric Hutchins, due esperti di cybersecurity di...Mar 27, 2023 0
Imprese e infrastrutture critiche non sono stati gli unici...Mar 27, 2023 0
Nel corso dell’evento Attiva Incontra di Attiva...Mar 24, 2023 0
Mandiant ha presentato una nuova ricerca che analizza le...Mag 04, 2018 0
E se vi dicessimo che la saga di Star Wars ...Nov 14, 2016 2
Abbiamo rubato al blog di Kaspersky un vecchio pezzo di...Nov 08, 2016 2
Il numero uno degli scacchi mondiali Magnus Carlsen ha...Ott 28, 2016 0
Il pirata informatico che ha creato il ransomware cerca...Ott 11, 2016 0
Dopo la raffica di figuracce, l’azienda sospende per...Mar 30, 2023 0
C’è un nuovo gruppo nel mondo dei ransomware: si...Mar 29, 2023 0
A inizio mese Fortinet aveva pubblicato un avviso...Mar 28, 2023 0
Automattic, l’azienda che sviluppa il CMS WordPress,...Mar 28, 2023 0
Ben Nimmo ed Eric Hutchins, due esperti di cybersecurity...Mar 27, 2023 0
Secondo un nuovo rapporto pubblicato recentemente da...