Aggiornamenti recenti Luglio 15th, 2025 3:23 PM
Mag 31, 2016 Marco Schiaffino News, Privacy, Scenario 0
Con un provvedimento dello scorso 29 maggio, l’Iran ha intimato a tutti gli operatori stranieri che gestiscono servizi di Istant Messaging di trasferire tutti i dati relativi all’attività di cittadini iraniani sul suo territorio.
L’ordine, emesso dal Consiglio Supremo del Cyberspazio, concede un anno di tempo per adeguarsi alla nuova regola.
La nuova restrizione si somma alle norme che limitano l’accesso ai social network e la forte censura sul Web, ma nonostante i primi commenti da parte della stampa internazionale abbiano puntato il dito sulla volontà del regime di aumentare il controllo sulle attività online dei suoi cittadini, la mossa del governo iraniano si presta a letture differenti.
L’obbligo di memorizzare i dati sul territorio iraniano, infatti, non darebbe molti vantaggi ai servizi segreti iraniani nell’accesso alle comunicazioni.
La maggior parte dei servizi di messenger, infatti, hanno adottato ormai sistemi di crittografia end-to-end che impediscono agli stessi gestori del servizio di accedere ai messaggi e ai contenuti scambiati dagli utenti.
Anche se i server fossero spostati in Iran, le autorità iraniane non potrebbero accedere tanto facilmente a messaggi e contenuti.
L’obbligo di trattare i dati su territorio iraniano, piuttosto, potrebbe essere una mossa per impedire che quelle informazioni transitino sui server statunitensi per impedire che gli americani possano continuare le loro attività di spionaggio nei loro confronti.
La mossa, in ogni caso, avrà ripercussioni notevoli. Molti cittadini iraniani, nonostante le garanzie di carattere tecnico offerte da app come Telegram e Whatsapp, hanno già espresso sui social network l’intenzione di abbandonare i servizi nel caso in cui i server venissero spostati su territorio iraniano.
Il cortocircuito maggiore, però, potrebbe verificarsi altrove, cioè in quei paesi (come la Gran Bretagna e gli stessi Stati Uniti) i cui i governi hanno recentemente dimostrato una scarsa tolleranza nei confronti dei sistemi di messaggistica a crittografia “forte”.
Da qui a un anno, infatti, qualsiasi tentativo di indebolire per legge il sistema di cifratura usato dai Messenger si ripercuoterà inevitabilmente sulle garanzie delle libertà civili degli iraniani.
Gen 18, 2019 0
Lug 15, 2025 0
Lug 14, 2025 0
Lug 14, 2025 0
Lug 11, 2025 0
Lug 15, 2025 0
Lug 14, 2025 0
Lug 14, 2025 0
Lug 11, 2025 0
Lug 08, 2025 0
In una recente analisi, Group-IB ha approfondito il ruolo...Lug 03, 2025 0
Recentemente il team Satori Threat Intelligence di HUMAN ha...Giu 09, 2025 0
La cybersecurity sta acquisendo sempre più importanza tra...Mag 30, 2025 0
Nel 2024, le piccole e medie imprese, spesso considerate il...Mag 27, 2025 0
MATLAB ha smesso di funzionare per quasi una settimana e...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Lug 15, 2025 0
Nuova minaccia per le GPU: secondo un recente comunicato...Lug 14, 2025 0
I ricercatori di AG Security Research hanno individuato una...Lug 14, 2025 0
Nel corso di questa settimana, il CERT-AGID ha individuato...Lug 11, 2025 0
I ricercatori di PCA Cybersecurity hanno individuato un set...Lug 10, 2025 0
Una grave falla di sicurezza ha trasformato una sessione...