Aggiornamenti recenti Maggio 3rd, 2024 10:23 AM
Giu 21, 2019 Marco Schiaffino Attacchi, In evidenza, Malware, News, RSS 0
L’allarme è partito ieri su Reddit, in una sezione dedicata agli MSP. Nonostante la “normale” confusione del sito, la vicenda ricostruita (e tutt’altro che conclusa) ha del clamoroso. Un gruppo di pirati informatici sarebbe infatti riuscito a colpire un numero imprecisato di aziende utilizzando come vettore di attacco tre Managed Service Provider.
I MSP sono soggetti che forniscono servizi di vario genere (tra cui quelli di sicurezza) attraverso un sistema di abbonamento e che utilizzano sistemi di controllo remoto per la gestione delle infrastrutture dei clienti.
Un sistema che permette di centralizzare il controllo di tutti gli aspetti legati all’IT e che (normalmente) garantisce un maggior livello di sicurezza ed efficienza rispetto a una gestione tradizionale. Questa volta, però, le cose sono andate decisamente male e gli stessi MSP sono diventati il “cavallo di troia” che ha permesso gli attacchi.
La segnalazione è arrivata da Kyle Hanslovan, CEO di Huntress Lab. Secondo Hanslovan, i cyber-criminali avrebbero come prima cosa utilizzato dei sistemi di Remote Desktop Endpoints per violare i sistemi di almeno tre MSP.
Dopo aver ottenuto i privilegi di amministratori e aver disattivato i software antivirus, avrebbero rubato le credenziali per gli account di Webroot SecureAnywhere, il software di sicurezza Webroot che sfrutta un sistema di controllo centralizzato con numerose funzioni di controllo remoto. Tra queste, la possibilità di scaricare e installare applicazioni sui computer su cui è in funzione.
Proprio questa funzionalità sarebbe la “testa di ponte” usata in seguito per attaccare i clienti degli MSP, distribuendo sui loro computer un ransomware.
Il malware si chiama Sodinokibi ed è comparso per la prima volta lo scorso aprile. Si tratta di un classico crypto-ransomware, che dopo aver codificato i file presenti sulla macchina infetta, chiede un riscatto in Bitcoin minacciando un aumaneto del denaro richiesto se il pagamento non viene effettuato entro 2 giorni.
Ora la partita si sta giocando su due piani: da una parte l’impegno per sbloccare i computer colpiti dal ransomware, dall’altra gli sforzi per arginare gli attacchi portati attraverso Webroot SecureAnywhere.
Sotto quest’ultimo aspetto, la società di sicurezza ha preso le sue contromisure inviando un’email a tutti i suoi utenti e forzando l’implementazione del sistema di autenticazione a due fattori (2FA) per l’accesso. Il sistema 2FA in Webroot è infatti disponibile, ma non è attivato come impostazione predefinita. Lo stratagemma, si spera, dovrebbe bloccare l’attività dei pirata.
Apr 22, 2024 0
Apr 19, 2024 0
Apr 16, 2024 0
Mar 28, 2024 0
Mag 03, 2024 0
Mag 02, 2024 0
Mag 02, 2024 0
Apr 30, 2024 0
Mag 03, 2024 0
Sempre più spesso si discute delle crescenti capacità...Apr 29, 2024 0
Lo United States Postal Service (USPS), l’agenzia...Apr 24, 2024 0
ToddyCat, un gruppo APT che colpisce prevalentemente...Apr 18, 2024 0
La corsa all’IA generativa ha spinto i produttori di...Apr 16, 2024 0
LockBit continua a colpire le organizzazioni di tutto il...Mag 04, 2018 0
E se vi dicessimo che la saga di Star Wars ...Nov 14, 2016 2
Abbiamo rubato al blog di Kaspersky un vecchio pezzo di...Nov 08, 2016 2
Il numero uno degli scacchi mondiali Magnus Carlsen ha...Ott 28, 2016 0
Il pirata informatico che ha creato il ransomware cerca...Ott 11, 2016 0
Dopo la raffica di figuracce, l’azienda sospende per...Mag 03, 2024 0
Sempre più spesso si discute delle crescenti capacità...Mag 02, 2024 0
Il Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti...Mag 02, 2024 0
L’ultimo aggiornamento di sicurezza per Windows 11...Apr 30, 2024 0
Nell’ultimo mese Okta ha osservato un preoccupante...Apr 29, 2024 0
Nel periodo compreso tra il 20 e il 26 aprile,...