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La protezione F-Secure per il cloud sul market Amazon

Dic 02, 2016 Marco Schiaffino Mercato, News, Prodotto, RSS 0

La società finlandese ha reso disponibile l’API per la verifica degli URL malevoli sul marketplace di Amazon Web Services per offrire l’implementazione immediata nei servizi cloud.

Condivisione di link sicura anche attraverso il cloud: è questo, in estrema sintesi, l’obiettivo di F-Secure Security Cloud API per AWS. Lo strumento di sicurezza sviluppato dalla società finlandese è pensata per i servizi che utilizzano link o strumenti di condivisione.

La versione Amazon Web Services (AWS) di Security Cloud API è disponibile nel marketplace di AWS ed è quindi pre-configurata per operare nell’ambiente specifico in cui viene installata.

L’implementazione di sistemi “esterni” nei servizi cloud è uno dei temi caldi di questi mesi. La loro integrazione, infatti, richiede verifiche di compatibilità e fasi di test per verificarne l’impatto sulle performance dei servizi. Non stupisce, quindi, che molte aziende preferiscano ridurre al minimo gli interventi in questo senso.

L’utilizzo di servizi già pronti e configurati ad hoc spazza via le timidezze e consente alle aziende di implementare rapidamente gli strumenti di cui hanno bisogno attraverso una procedura di acquisto e installazione ridota ai minimi termini.

L’API può essere acquistata e installata direttamente dal marketplace dedicato dei servizi cloud di Amazon.

Security Cloud API è basata sulla stessa tecnologia usata nei prodotti per server e desktop di F-Secure. I link malevoli possono essere bloccati e messi in quarantena, registrati e segnalati agli amministratori per ulteriori analisi e azioni.

Gli indirizzi Internet vengono inoltre suddivisi in categorie in base al tipo di contenuto e quelli considerati “discutibili” (per esempio inneggianti all’odio, per adulti, ecc.) vengono segnalati.

Un tipo di approccio che, spiegano da F-Secure, riduce il rischio che i servizi cloud siano usati per diffondere malware o contenuti indesiderati, consentendo inoltre agli amministratori IT di investigare e rispondere tempestivamnte alle minacce.

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