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Gen 13, 2025 Marina Londei In evidenza, Malware, Minacce, News, RSS 0
I ricercatori di Check Point Research hanno studiato una nuova versione dello stealer Banshee macOS che include nuove feature per eludere i controlli di sicurezza standard.
Il malware, scoperto a metà 2024, è in grado di sottrarre credenziali salvate nel browser, portafogli di criptovalute e altri dati sensibili. La nuova versione, rimasta inosservata per più di due mesi, usa la funzionalità di cifratura delle stringhe di XProtect di Apple per superare i controlli degli antivirus.
“Questo malware furtivo non si limita a infiltrarsi, ma opera senza essere rilevato, mescolandosi perfettamente con i normali processi di sistema e rubando le credenziali del browser, i portafogli di criptovalute, le password degli utenti e i dati sensibili dei file. Ciò che rende Banshee davvero allarmante è la sua capacità di eludere il rilevamento“ hanno sottolineato i ricercatori.
Gli attaccanti dietro Banshee macOS sono riusciti a sottrarre l’algoritmo per la cifratura delle stringhe dal motore antivirus di Apple, XProtect, permettendo così allo stealer di operare indisturbato per più di due mesi.
Il malware, nato come stealer-as-a-service, è stato distribuito tramite siti di phishing e repository GitHub che si fingevano software popolari come Chrome, Telegram e TradingView.
Una volta scaricato e installato, il malware è in grado di ottenere credenziali e altri dati sensibili da browser quali Chrome, Brave, Edge e Vivaldi, oltre che sfruttare le estensioni installate per sottrarre i fondi dei portafogli di criptovalute; inoltre, lo stealer mostra dei pop-up agli utenti che appaiono come prompt legittimi di sistema per indurli a inserire la propria password macOS.
Lo scorso novembre il codice sorgente dello stealer è stato pubblicato sui forum del dark web, permettendo così ai ricercatori di comprendere il suo meccanismo e rafforzare le difese. Nonostante il progetto originale sia stato chiuso dopo il leak, il team di Check Point Research ha scoperto numerose campagne che continuano a distribuire il malware. Non è chiaro se dietro queste operazioni ci sia il vecchio team di attaccanti o i clienti del gruppo.
I ricercatori di Check Point evidenziano anche che l’ultima versione del malware aveva rimosso il controllo sulla lingua russa: inizialmente lo stealer si fermava se individuava l’uso del russo sul dispositivo target, mentre nelle ultime campagne questo check è stato eliminato del tutto, ampliando di conseguenza il raggio di possibili vittime.
“Il successo di Banshee evidenzia la natura in evoluzione delle cyberminacce e la necessità di adottare difese robuste“ spiegano i ricercatori. Anche se il progetto principale non è più attivo, la minaccia di Banshee non si arresta e potrebbe ripresentarsi in futuro in altre forme, sotto altri nomi.
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