Aggiornamenti recenti Dicembre 4th, 2025 10:32 AM
Mag 20, 2022 Redazione news Malware, News, RSS 0
Il Microsoft 365 Defender Research Team ha condiviso ieri in un articolo di aver osservato una crescita del 254% nell’attività del trojan per Linux XorDdos, scoperto nel 2014 dal gruppo di ricerca MalwareMustDie.
XorDdos ha preso nome dalle sue attività legate ad attacchi distributed denial-of-service (DDoS) su endpoint e server Linux e dal suo uso della criptazione basata su XOR nelle comunicazioni con i server di comando e controllo (C2).

Secondo i ricercatori di Microsoft, l’ascesa di XorDdos rispecchia la tendenza del malware ad attaccare sempre più frequentemente sistemi operativi basati su Linux e comunemente diffusi in infrastrutture sul cloud e dispositivi IoT (Internet of Things).
Compromettendo dispositivi connessi a Internet, XorDdos crea botnet utilizzabili per fare attacchi DDoS. Questi ultimi non sono solo problematici di per sé, dato che possono causare interruzioni di servizio, ma possono anche essere sfruttati per nascondere altre attività malevole. Microsoft cita come esempi il deployment di malware e l’infiltrazione nei sistemi target.
Le botnet possono anche essere usate per compromettere altre macchine e XorDdos sfrutta attacchi brute force basati su Secure Shell (SSH) per ottenere il controllo remoto di dispositivi target. SSH è uno dei protocolli più comuni nelle infrastrutture IT e permette di inviare comunicazioni criptate su reti non protette.
Questo lo rende interessante per i pirati. Una volta che XorDdos identifica delle credenziali SSH valide, sfrutta i privilegi di root per eseguire uno script che scarica e installa XorDdos sul dispositivo della vittima.
Uno dei motivi della diffusione del malware sottolineata dai ricercatori è la sua capacità di sfruttare meccanismi evasivi e per la persistenza che gli consentono di agire inosservato. Tra le sue tecniche di evasione ci sono l’offuscamento dell’attività del malware e l’utilizzo di tecniche anti-forensiche.
Include anche diversi meccanismi di persistenza per supportare le varie distribuzioni Linux. Anche se il team di Microsoft non ha per ora rilevato che il malware installi direttamente ulteriore malware, ritiene possibile che sia sfruttato come vettore per attività successive.
Ott 21, 2025 0
Ago 26, 2025 0
Ago 25, 2025 0
Ago 01, 2025 0
Dic 04, 2025 0
Dic 03, 2025 0
Dic 02, 2025 0
Dic 01, 2025 0
Nov 27, 2025 0
Dopo l’esplosione di ChatGPT e degli LLM, nel mondo...
Nov 26, 2025 0
I ricercatori di watchTowr Labs hanno individuato migliaia...
Nov 24, 2025 0
Analizzando DeepSeek R1, un potente LLM dell’omonima...
Nov 21, 2025 0
Lo scorso marzo Skybox Security, società israeliana di...
Nov 19, 2025 0
Di recente la Threat Research Unit di Acronis ha analizzato...
Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...
Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...
Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...
Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...
Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...
Dic 04, 2025 0
Dark Telegram, il regno dei canali clandestini, non sembra...
Dic 03, 2025 0
I ricercatori di JFrog Security Research hanno...
Dic 02, 2025 0
Una campagna durata sette anni che ha infettato 4.3...
Dic 01, 2025 0
Coupang, colosso del retail sud-coreano, ha confermato di...
Dic 01, 2025 0
Nel periodo compreso tra il 22 e il 28 novembre,...
