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Mag 27, 2025 Stefano Silvestri Approfondimenti, Gestione dati, In evidenza, Malware, Mercato, Mercato e Statistiche 0
Nel corso del “TRU Security Day 2025” di Milano, Acronis ha evidenziato un’opportunità di crescita significativa per il mercato dei Managed Service Providers (MSP) in Italia, sottolineando al contempo l’urgente necessità di adottare soluzioni di sicurezza avanzate e di integrare l’IA per fronteggiare un panorama di minacce in rapida evoluzione.
Durante la tavola rotonda, Denis Cassinerio, Senior Director e GM per il Sud EMEA di Acronis, ha aperto i lavori rimarcando la natura dell’evento: “TRU sta per ‘Threat Research Unit’ e siamo estremamente impegnati a essere la migliore azienda al mondo per quanto riguarda la cyber resilienza”.
“La Threat Research Unit, rappresentata da Sergey, è la spina dorsale delle nostre attività nel campo della cyber sicurezza”, ha poi aggiunto. Il Sergey cui si riferisce è Sergey Belov, Director of Information Security del TRU Team di Acronis.
La sua missione, dice Cassinerio, è “scoprire cosa stia succedendo nel lato oscuro della luna“. L’incontro ha visto la partecipazione di Katya Ivanova, CSO di Acronis, Oleg Shaikhatarov, CPO.
Acronis, azienda leader nella cyber protection, ha organizzato a Milano l’evento “TRU Security Day 2025”.
La presentazione ha posto l’accento su una “nuova era industriale della tecnologia”, guidata dall’intelligenza artificiale. Entro il 2030, si prevede che gli investimenti nella trasformazione digitale triplicheranno. Si assisterà anche a un aumento di 6,4 volte nell’utilizzo dell’IA e di 5,5 volte nell’impiego di robot.
Cassinerio ha affermato che “qualunque cosa abbiamo digitalizzato finora verrà ridigitalizzata grazie all’intelligenza artificiale“. Ma questa crescita porta con sé nuovi paradigmi. “Oggi gestiamo applicazioni passive ma in futuro avremo sistemi che interagiranno attivamente con noi, portando benefici significativi in settori come la sanità, la manifattura e la sicurezza informatica”, ha affermato Cassinerio.
“Il passaggio alle applicazioni SaaS sta alleggerendo il carico dell’infrastruttura tradizionale”, ha proseguito Cassinerio. “Questa evoluzione comporta però una maggiore complessità, specialmente nella protezione dell’accesso a servizi come M365”.
Il messaggio di Acronis è chiaro: “Abbiamo bisogno di più fornitori di servizi”, ha dichiarato Cassinerio. “La nostra strategia è focalizzata su di loro, per permettere di fornire servizi più cyber-resilienti“. Ha poi aggiunto che gli MSP sono gli “architetti del futuro dei nostri clienti”, in grado di migliorare l’utilizzo dell’AI e dei servizi cyber-resilienti, anche in ottica di conformità normativa come la NIS2.
Fonte: Acronis
A livello economico, si prevedono conseguenze significative. Le capacità di calcolo aumenteranno con un +75% di servizi e un +48% di data center nei prossimi cinque anni. Gli endpoint cresceranno addirittura del 119%, mentre il consumo energetico si decuplicherà entro il 2030.
Ciò, secondo Cassinerio , comporterà che “il costo dell’energia aumenterà ancora di più, e avremo una compressione sul mercato”, che si rifletterà sui costi dei servizi.
Sebbene l’economia globale cresca del 21%, il mondo IT si espande a un ritmo ancora più rapido, creando una dicotomia che impedisce una crescita lineare delle risorse.
Il mercato dei servizi gestiti in Europa è in crescita del 12,7%, con un aumento totale di 13 miliardi di dollari, un dato paragonabile a metà della recente manovra economica italiana. Ciò indica un mercato dalle grandi potenzialità, e in espansione.
Il mercato dei servizi gestiti in Europa Occidentale ha raggiunto i 116,8 miliardi di dollari nel 2024, con una crescita del 12,7% annuo. L’Italia si distingue in questo contesto, con un valore di 6,6 miliardi di dollari e una crescita ancora più rapida, pari al 15,2% su base annua.
“Stiamo crescendo più velocemente della media europea“, ha affermato Cassinerio. Questo indica un cambiamento storico, con i partner italiani che offrono sempre più servizi, e dove le tecnologie sono “abilitatrici del servizio complessivo”.
Nonostante la solida crescita, l’Italia rappresenta solo il 6% del mercato MSP europeo, a fronte del 25% del Regno Unito, il che suggerisce un ampio margine di espansione.
Denis Cassinerio, Senior Director & General Manager South EMEA di Acronis.
Il ricavo potenziale per postazione/dispositivo/mese per gli MSP in Italia è stimato a circa 90 dollari nel 2024, con un aumento previsto del 10-12% nel 2025, raggiungendo circa 99 dollari.
Attualmente, il 78% dei ricavi annuali degli MSP deriva dai servizi gestiti, con i servizi di sicurezza che costituiscono il principale motore di crescita. Da ciò si deduce che la grande maggioranza del fatturato che un Managed Service Provider genera in un anno proviene dalla fornitura di servizi IT continui e proattivi, piuttosto che dalla vendita una tantum di hardware, software o da servizi di “break-fix”.
Il dato evidenzia allora una chiara tendenza del mercato in cui gli MSP si stanno sempre più affermando come partner strategici per le aziende, fornendo un pacchetto di servizi continuativi che garantiscono stabilità, sicurezza e gestione dell’IT, piuttosto che intervenire solo in caso di problemi.
Questo modello basato sui servizi ricorrenti è fondamentale per la loro redditività e crescita sostenibile.
In tale contesto, “la sicurezza informatica emerge come la componente predominante dei servizi gestiti”, afferma Cassinerio. “La discussione sui servizi di cybersecurity implica un pieno allineamento con i framework di settore, come la regolamentazione NIS2, che sta modificando l’approccio del mercato”.
Acronis si posiziona come partner ideale per aiutare le aziende a identificare, rilevare, proteggere e recuperare dalle minacce, in conformità con le migliori pratiche indicate dal framework NIS2. “La legislazione attuale impone la resilienza, e Acronis si trova nella posizione migliore per garantirla, anche tramite servizi di disaster recovery, che stanno registrando un’enorme crescita tra gli MSP”, spiega Cassinerio.
“Ciò che un tempo era un suggerimento, ora è un requisito obbligatorio a causa delle nuove normative. Acronis si impegna a democratizzare la sicurezza, rendendola accessibile laddove è più necessaria. Sebbene l’attenzione rimanga sul mercato SMB, si nota un crescente interesse anche dal mid-market, in particolare dai settori manifatturiero ed energetico, che desiderano beneficiare delle stesse soluzioni offerte ai fornitori di servizi”.
Fonte: Acronis
La carenza di talenti IT e la necessità di ottimizzazione dei costi sono sfide pressanti. Katya Ivanova, Chief Revenue Officer di Acronis, ha rimarcato che “è molto, molto difficile stare al passo con tutto ciò che sta accadendo nel mercato”.
Acronis risponde a queste esigenze focalizzandosi sulla produttività dei propri partner, con l’obiettivo di aumentare la produttività per ogni service provider di almeno il 50%.
Un KPI fondamentale suggerito da Acronis è il numero di dispositivi o postazioni gestite per tecnico. Mentre la media è di 250 dispositivi per tecnico, lo “standard aureo” si attesta intorno a 350.
Acronis mira a consentire agli MSP di gestire 500 o più dispositivi per tecnico, permettendo loro di essere più redditizi con team più piccoli. Questo si ottiene attraverso la consolidazione delle soluzioni su un’unica piattaforma, Acronis Cyber Protect Cloud, che integra backup, disaster recovery, sicurezza (EDR/XDR/MDR) e gestione.
“Non devono più andare a comprare diversi prodotti per raggiungere questo obiettivo”, ha aggiunto Katya Ivanova.
A Sergey Belov, direttore del Threat Research Unit (TRU) di Acronis, è spettato invece il compito di presentare dati allarmanti. Soprattutto per quanto riguarda il nostro Paese.
L’Italia si posiziona al quinto posto a livello mondiale per numero di attacchi informatici, con 146 incidenti registrati nella seconda metà del 2024, dietro solo a Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Germania. “Dobbiamo proteggere l’Italia meglio che mai”, ha commentato Belov.
Fonte: Acronis
I vettori di attacco più comuni includono il phishing (34%), le vulnerabilità non patchate (19%) e lo sfruttamento dell’accesso al Desktop Remoto (15%). Gli attacchi e-mail sono aumentati del 197% nella seconda metà del 2024, con un aumento del 21% degli attacchi per organizzazione.
Belov ha avvertito che il phishing è diventato “molto più complesso” grazie all’uso dell’IA da parte degli attaccanti, e che “l’unico altro modo per sconfiggere l’intelligenza artificiale è usare l’intelligenza artificiale”.
Sono stati poi stati citati casi recenti di ransomware in Italia. Il primo a essere menzionato è stato quello di Cosmed, azienda di dispositivi medici, colpita dal ransomware Akira a febbraio 2025, con l’esfiltrazione di 25 GB di documenti aziendali sensibili. L’attacco è avvenuto tramite vulnerabilità non patchate nei servizi VPN e spear-phishing.
Bio-Clima Service Srl, specializzata in assistenza biomedicale, è stata invece colpita da Everest a novembre 2024, con l’accesso ottenuto tramite “Initial Access Broker” che vendono accessi non autorizzati alle reti.
“Una violazione è inevitabile. Devi essere preparato“, ha avvertito Sergey Belov. In caso di successo degli attaccanti, la ripresa completa può richiedere a un’azienda oltre 100 giorni; il costo medio totale di una violazione dei dati è poi salito a 4,88 milioni di dollari, con un aumento del 10% anno su anno. Di fronte a questo scenario, la sicurezza tradizionale “non è sufficiente”.
La soluzione, secondo Acronis, risiede nell’adozione di Endpoint Detection and Response (EDR). L’EDR è associato a una riduzione del 58% degli incidenti di sicurezza gravi. Le nuove normative, come NIS2 e GDPR, rendono la conformità obbligatoria e richiedono la segnalazione degli incidenti entro 72 ore. “Quello che la legislazione sta chiedendo ora è essere resilienti”, ha chiosato Cassinerio.
Fonte: Acronis
Acronis si posiziona come leader in questo settore, avendo ricevuto il riconoscimento di “Champion” nella Canalys Global Cybersecurity Leadership Matrix 2025 e di “Frost Radar Leader” nel Frost Radar: Endpoint Security 2025, grazie al suo approccio “MSP-first” e al portafoglio completo di cybersecurity.
Il principio che stiamo adottando in Acronis è quello dello “zero trust”. Sergey Belov ha affermato che, se si parte dal presupposto che chiunque è un potenziale attaccante, la gestione della sicurezza risulterà più semplice.
La strategia di Acronis è quindi quella di fornire agli MSP gli strumenti e la piattaforma integrata per navigare in questo complesso scenario, trasformando le sfide in opportunità di crescita e redditività.
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