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Mag 03, 2025 Stefano Silvestri Attacchi, In evidenza, Intrusione, Malware, Minacce, News, Phishing, Scenario, Tecnologia 0
Nella settimana appena trascorsa, il CERT-AGID ha identificato 59 campagne, di cui 27 dirette esplicitamente contro obiettivi italiani.
Le restanti 32, pur non essendo specificamente localizzate, hanno comunque avuto un impatto anche sul nostro Paese.
Gli analisti hanno quindi messo a disposizione degli enti accreditati un totale di 818 indicatori di compromissione (IoC), utili a rafforzare le capacità difensive contro le minacce emerse.
Sono 16 i temi sfruttati questa settimana per veicolare le campagne malevole sul territorio italiano.
Come al solito il tema Pagamenti è stato il più sfruttato, con cinque campagne italiane che hanno diffuso malware come AgentTesla, Stealerium e FormBook, affiancate da quattro campagne generiche legate a DarkCloud, Remcos e MassLogger. Non sono mancate operazioni di phishing ai danni di clienti di Aruba e Netsons.
Altro fronte caldo è quello delle Multe, impiegato in diverse campagne di phishing indirizzate a cittadini italiani attraverso email apparentemente provenienti da PagoPA. L’obiettivo è sempre lo stesso: convincere l’utente a cliccare su un link o aprire un allegato infetto.
Nella settimana appena trascorsa il CERT-AGID ha identificato 59 campagne ed emesso 818 indicatori di compromissione.
Il tema Ordine, particolarmente ambiguo e quindi efficace, ha fatto da copertura a tre campagne italiane e quattro di respiro più ampio.
Tra i malware distribuiti figurano Remcos, XWorm e AgentTesla per quanto riguarda le campagne italiane, mentre Guloader, MassLogger, XWorm e FormBook sono stati associati a quelle generiche. In tutti i casi, il vettore iniziale è stata l’email.
Non poteva mancare il settore Banking, da sempre sotto attacco. In tre campagne italiane e una generica, i criminali hanno cercato di distribuire il malware VipKeylogger e Copybara, oltre a orchestrare campagne di phishing via PEC indirizzate agli utenti di Intesa Sanpaolo e ING.
Infine, il tema Prezzi è emerso come pretesto in più campagne generiche, spesso utilizzato per mascherare l’invio di malware come FormBook, Lokibot, AgentTesla e Remcos.
Gli altri temi emersi durante la settimana sono stati impiegati in modo più sporadico, ma comunque funzionale alla diffusione di malware e operazioni di phishing di varia natura.
Tra gli eventi di maggiore rilievo segnalati dal CERT-AGID in settimana spiccano alcune campagne di phishing particolarmente insidiose, che sfruttano il nome e il logo di PagoPA per aumentare la loro credibilità.
I messaggi, inviati via email, fingono di notificare il mancato pagamento di presunte sanzioni stradali, spingendo l’utente a fornire dati personali e informazioni delle carte di credito. Si tratta di una strategia ben congegnata per colpire la fiducia nei confronti di un servizio istituzionale ampiamente utilizzato.
Fonte: CERT-AGID
Accanto al phishing, si segnala anche il ritorno di alcune famiglie malware italiane che, pur non essendo nuove, hanno attirato l’attenzione per un’attività inusualmente intensa.
In particolare, sono state rilevate campagne che distribuiscono PlanetStealer e Stealerium, due info-stealer progettati per sottrarre dati sensibili dai dispositivi compromessi.
Il loro impiego recente conferma come anche le minacce “note” possano tornare in auge in modo imprevedibile.
Nel corso della settimana analizzata, il CERT-AGID ha individuato 15 famiglie di malware coinvolte in campagne attive sul territorio italiano.
FormBook si è distinto per diffusione, con due campagne italiane e cinque generiche a tema “Contratti”, “Pagamenti”, “Delivery” e “Ordine”.
I messaggi veicolano il malware tramite allegati compressi in formato ZIP, RAR e LZH, sfruttando la tecnica ormai consolidata dell’esecuzione indiretta del payload.
Molto attivo anche AgentTesla, distribuito in due campagne italiane e quattro generiche attraverso temi come “Ordine”, “Pagamenti”, “Booking” e “Fattura”. Le email malevole contengono allegati ZIP, 7Z, Z o IMG, spesso con script JS integrati per eludere le difese.
Fonte: CERT-AGID
Remcos è comparso in una campagna italiana focalizzata sul tema “Ordine”, con allegati XLS, e in quattro campagne generiche legate a “Prezzi”, “Pagamenti” e “Delivery”, veicolate tramite RAR, 7Z e DOCX.
Non mancano MassLogger e XWorm, protagonisti rispettivamente di tre e tre campagne generiche o italiane, mentre Guloader ha colpito attraverso una campagna italiana a tema “Documenti” e una generica su “Ordine”.
Tra le novità relative al contesto nazionale, si segnala la presenza di Stealerium, con due campagne italiane a tema “Pagamenti” e “Banking”, e Copybara, distribuito tramite un’operazione di smishing che ha portato alla diffusione di un APK malevolo.
Infine, il bollettino segnala anche la diffusione di altri malware come AsyncRat, DarkCloud, Grandoreiro, Lokibot, ScreenConnect, SnakeKeylogger e VipKeylogger, tutti coinvolti in campagne generiche legate a una varietà di temi, tra cui “Banking”, “Booking”, “Pagamenti”, “Documenti”, “Prezzi” e “Fattura”.
Il panorama delle campagne di phishing rilevate dal CERT-AGID nell’ultima settimana ha coinvolto 12 brand differenti, utilizzati come specchietti per le allodole per ingannare gli utenti.
Tra i nomi più sfruttati spiccano PagoPA e Aruba, protagonisti di numerose campagne che cercano di estorcere dati personali e bancari attraverso comunicazioni fraudolente.
Fonte: CERT-AGID
In parallelo, sono state osservate diverse campagne non brandizzate, incentrate su webmail generiche, con l’obiettivo di carpire credenziali di accesso e altre informazioni sensibili.
La varietà dei marchi utilizzati conferma una tendenza consolidata: il phishing continua a puntare sulla fiducia degli utenti nei confronti di soggetti noti o di servizi essenziali.
La varietà di strumenti utilizzati dai gruppi cybercriminali si riflette anche nei formati dei file impiegati per diffondere malware.
Nella settimana in esame, il CERT-AGID ha rilevato l’uso di 12 tipologie diverse di file malevoli, a dimostrazione della continua evoluzione delle tecniche di offuscamento e aggiramento dei controlli.
Ancora una volta, i file compressi si confermano l’opzione più popolare: i file ZIP sono stati utilizzati in ben 13 campagne, seguiti dai RAR, protagonisti in 9 episodi. Questi formati rimangono particolarmente efficaci perché difficili da intercettare nei flussi di posta elettronica standard.
Fonte: CERT-AGID
Seguono, con tre campagne ciascuno, i file JS e 7Z, mentre EXE, LZH e DOCX sono comparsi in due occasioni. L’uso di PK, Z, IMG, XLS e XLAM è stato invece più isolato, ma non per questo meno rilevante: la loro comparsa segnala una continua sperimentazione da parte degli attaccanti.
Come prevedibile, la posta elettronica ordinaria rimane il canale privilegiato per la diffusione delle campagne malevole. Dei 59 episodi analizzati, 55 sono passati tramite email, segno che il phishing e l’invio di allegati infetti continuano a rappresentare la prima linea offensiva nel panorama delle minacce digitali.
Il bollettino settimanale del CERT-AGID ha rilevato anche tre campagne veicolate attraverso PEC, un canale che, nonostante la sua natura formale, sta diventando sempre più appetibile per i criminali informatici.
Da segnalare infine un caso di smishing, in cui il malware è stato distribuito tramite SMS contenente un link malevolo
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