Aggiornamenti recenti Gennaio 13th, 2025 2:00 PM
Dic 11, 2024 Marina Londei Hacking, In evidenza, Minacce, News, RSS 0
I ricercatori di ESET hanno scoperto il primo bootkit UEFI per sistemi Linux. Denominato “Bootkitty“, secondo la compagnia di sicurezza si tratta di una PoC iniziale che non è stata ancora distribuita.
La funzionalità principale del malware scoperto da ESET mira a disabilitare la funzione di verifica della firma del kernel e precaricare due binari ELF ancora sconosciuti tramite il processo “init” di Linux, il primo eseguito dal kernel durante l’avvio.
L’applicazione UEFI precedentemente sconosciuta, denominata bootkit.efi, è stata caricata su VirusTotal a novembre. Bootkitty è firmato con un certificato auto-generato, il che lo rende incompatibile con sistemi che abbiano UEFI Secure Boot abilitato. Nonostante ciò, è in grado di avviare il kernel Linux a prescindere da Secure Boot, modificando in memoria le funzioni per la verifica dell’integrità prima dell’esecuzione di GRUB.
Nel dettaglio, il bootkit sfrutta la funzione module_sig_check
, responsabile del controllo della firma dei moduli. Bootkitty alte
ra la funzione in modo che ritorni sempre “0”, in modo che il kernerl carichi qualsiasi modulo senza verificarne la firma; questo non avviene quando UEFI Secure Boot è abilitato.
Dopo l’esecuzione, Bootkitty consente all’attaccante di ottenere il pieno controllo del sistema, inserendosi nel processo di avvio ed eseguendo malware prima che il sistema operativo venga avviato.
Durante i test sul bootkit, i ricercatori hanno osservato che il kernel risultava marcato come “tainted” (corrotto), cosa che non accadeva in assenza del bootkit. Per capire se il malware è presente sul sistema si può anche provare a caricare un modulo kernel non firmato: se il bootkit è installato, allora il modulo verrà caricato.
L’analisi ha portato anche all’individuazione di un modulo kernel non firmato denominato “BCDropper”, caricato su VirusTotal nello stesso periodo del bootkit Linux. Secondo i ricercatori, è probabile che sia stato sviluppato dagli stessi autori di Bootkitty. Il modulo distribuisce un binario ELF denominato “BCObserver” che si occupa di caricare un altro modulo kernel, al momento non ancora identificato.
“Che sia una PoC o meno, Bootkitty rappresenta un interessante passo avanti nel panorama delle minacce UEFI, spezzando la convinzione che i moderni bootkit siano esclusivamente minacce per Windows” hanno spiegato i ricercatori.
Per proteggere i propri sistemi Linux, ESET consiglia di abilitare UEFI Secure Boot, aggiornare il firmware e l’OS e assicurarsi di aver aggiornato la lista di revoca UEFI.
Gen 13, 2025 0
Gen 06, 2025 0
Dic 30, 2024 0
Dic 23, 2024 0
Gen 13, 2025 0
Gen 09, 2025 0
Gen 08, 2025 0
Gen 07, 2025 0
Gen 08, 2025 0
Se finora l’FBI e il governo degli Stati Uniti ha...Gen 02, 2025 0
Oggi le aziende italiane non solo devono affrontare nuove e...Dic 31, 2024 0
Negli ultimi anni gli attacchi zero-day nei dispositivi...Dic 30, 2024 0
Nonostante gli sforzi per redigere e consegnare i report...Dic 23, 2024 0
Tempo di bilanci di fine anno anche per il mondo della...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Mag 08, 2024 0
L’ultimo non è stato un buon anno per Microsoft:...Gen 13, 2025 0
I ricercatori di Check Point Research hanno studiato una...Gen 13, 2025 0
Nel corso della settimana, il CERT-AGID ha rilevato e...Gen 09, 2025 0
Di recente è emersa una nuova campagna di phishing che...Gen 08, 2025 0
Se finora l’FBI e il governo degli Stati Uniti ha...Gen 07, 2025 0
Lo scorso venerdì Moxa, provider di reti industriali, ha...