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Mag 26, 2021 Marco Schiaffino In evidenza, News, RSS, Vulnerabilità 0
Nuovi processori, nuovi rischi per la sicurezza. Apple si trova a fare i conti con le prime magagne relative ai suoi nuovi processori M1, introdotti quest’anno nei computer Mac e negli iPad.
La vulnerabilità scoperta da Hector Martin, che ha pubblicato un sito Web per spiegarne i dettagli, è stata battezzata con il nome di M1racles (M1ssing Register Access Controls Leak EL0 State) e, secondo lo stesso ricercatore, non dovrebbe procurare troppi problemi.
L’aspetto positivo, infatti, è che l’unico effetto dell’errore di progettazione di M1 riguarda la possibilità che due processi possano scambiare dati tra loro attraverso una sorta di “canale nascosto”, senza cioè utilizzare i normali sistemi per lo scambio di dati, come la memoria.
Si tratterebbe, se sfruttato in maniera appropriata, di un metodo per nascondere uno scambio di dati ai controlli del sistema operativo e degli antivirus.
La cattiva notizia, invece, è che il bug è dovuto all’architettura stessa del chip e, di conseguenza, per correggerlo sarebbe necessario modificare M1 a livello hardware.
Ma quali potrebbero essere le conseguenze a livello di sicurezza di M1racles? Siamo nel campo delle speculazioni, ma l’unico uso che un pirata potrebbe farne è quello di nascondere in qualche modo delle comunicazioni che potrebbero “insospettire” un antivirus.
M1racles, infatti, non consente di avviare l’esecuzione di codice in remoto o di elevare i privilegi dell’utente, anche se le comunicazioni attraverso il canale nascosto possono avvenire tra processi relativi a utenti diversi con differenti livelli di privilegi sulla macchina.
Le cose potrebbero cambiare un po’ su iOS, sul quale non è possibile installare software antivirus. Come spiega lo stesso ricercatore, un potenziale utilizzo potrebbe essere quello di trasferire dati da un’app che non ha i permessi per collegarsi a Internet a una che invece li ha.
In questo modo sarebbe possibile, per esempio, trasformare una tastiera (di solito queste app non hanno il permesso di inviare dati) in un keylogger in grado di esfiltrare quanto viene digitato.
Visto che Apple è stata informata tempestivamente del bug, però, un’eventualità del genere può essere facilmente scongiurata in fase di analisi delle app proposte per l’App Store.
Insomma: alla fine la parte più interessante di tutta la vicenda M1racles è il sito creato da Hector Martin, che ha dimostrato di avere uno spiccato senso dell’umorismo e ha approfittato dell’occasione per “trollare” un po’ i colleghi troppo inclini al sensazionalismo o troppo pigri per documentarsi a fondo sulle nuove vulnerabilità annunciate.
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