Aggiornamenti recenti Giugno 13th, 2025 12:44 AM
Mar 31, 2021 Marco Schiaffino Hacking, In evidenza, News, Privacy, RSS, Scenario, Vulnerabilità 0
Sono strumenti suggestivi ma ancora lontani da essere affidabili. I sistemi di riconoscimento facciale soffrono ancora di qualche “piccolo” problema a livello di sicurezza e la dimostrazione arriva dalla Cina, uno dei paesi che ha investito di più sull’implementazione dei di autenticazione biometrica.
Il governo di Pechino, infatti, sta utilizzando il riconoscimento facciale in qualsiasi ambito: dal controllo sociale alla gestione degli abbonamenti del trasporto pubblico per arrivare ai rapporti con la Pubblica Amministrazione.
I problemi, però, non mancano e secondo organi di stampa cinesi si stanno moltiplicando i casi in cui gruppi di hacker sfruttano le vulnerabilità dei sistemi di riconoscimento facciale per aggirare i controlli o mettere a segno vere e proprie truffe.
L’ultimo caso, in ordine di tempo, riguarda un procedimento penale che ha coinvolto due truffatori che hanno messo in piedi uno schema che gli permetteva di sottrarre denaro (circa 500 milioni di Yuan, pari a 65 milioni di euro) attraverso rimborso dell’IVA illegittimi.
Stando a quanto riporta una fonte di stampa locale (il testo è in cinese ma la versione inglese di Google Translator lo rende abbastanza intellegibile) i due imputati per truffa avrebbero usato una tecnica piuttosto semplice per ingannare i sistemi governativi.
Dopo essersi procurati le fotografie di ignari cittadini e averle “animate” utilizzando una semplice applicazione, i due truffatori avrebbero trovato il modo di “dirottare” il video così ottenuto per sostituire le riprese della fotocamera dello smartphone.
Grazie a questo stratagemma, i criminali sarebbero riusciti ad accedere ai sistemi governativi e registrare delle società di facciata, per poi emettere false fatture e incassare i rimborsi IVA.
Il caso, però, sarebbe solo la punta dell’iceberg. La stessa tecnica verrebbe utilizzata, per esempio, allo scopo di ingannare i sistemi che regolano l’accesso in azienda per simulare la presenza sul posto di lavoro.
Insomma: dalle parti di Pechino si stanno facendo i conti con una tecnologia che mostra ancora elementi di immaturità e che con l’evoluzione dei deep fake rischia di entrare in una vera crisi.
Mag 16, 2025 0
Gen 31, 2025 0
Gen 29, 2025 0
Gen 24, 2025 0
Giu 13, 2025 0
Giu 12, 2025 0
Giu 11, 2025 0
Giu 10, 2025 0
Giu 09, 2025 0
La cybersecurity sta acquisendo sempre più importanza tra...Mag 30, 2025 0
Nel 2024, le piccole e medie imprese, spesso considerate il...Mag 27, 2025 0
MATLAB ha smesso di funzionare per quasi una settimana e...Mag 27, 2025 0
Nel corso del “TRU Security Day 2025” di...Mag 26, 2025 0
I ricercatori di Akamai hanno individuato di recente...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Giu 13, 2025 0
Nel gennaio 2025, i ricercatori di Aim Labs hanno...Giu 12, 2025 0
Le reti air-gapped, ovvero fisicamente separate da Internet...Giu 11, 2025 0
Nell’aggiornamento di sicurezza di giugno Microsoft...Giu 10, 2025 0
Di recente Google ha agito su un bug che consentiva...Giu 10, 2025 0
In un contesto nazionale in cui il cyber crime colpisce...