Aggiornamenti recenti Giugno 13th, 2025 12:44 AM
Mar 08, 2021 Marco Schiaffino Attacchi, Emergenze, Gestione dati, In evidenza, Intrusione, Malware, News, RSS, Vulnerabilità 0
L’avevano definita un’emergenza e i toni allarmistici, a distanza di qualche giorno, appaiono essere più che giustificati. Gli attacchi da parte di un gruppo APT probabilmente legato al governo di Pechino, individuati nei giorni scorsi da Microsoft, stanno infatti interessando migliaia di aziende.
L’obiettivo dei pirati sono i server di Microsoft Exchange, che vengono compromessi sfruttando una concatenazione di vulnerabilità zero-day (ne abbiamo parlato lo scorso giovedì in questo articolo) che permettono di sottrarre l’intero contenuto delle caselle di posta elettronica.
L’azienda ha reso disponibili a tempo di record gli aggiornamenti che consentono di correggere le falle di sicurezza, ma a quanto pare l’allarme non è stato preso abbastanza sul serio dagli utenti.
Stando a quanto riportano gli esperti, la campagna di attacchi avrebbe interessato, in un primo momento, soltanto alcuni bersagli di alto livello, apparentemente selezionati con cura dai pirati informatici. In una seconda fase, i cyber criminali hanno cominciato a colpire indiscriminatamente utilizzando, secondo gli analisti, sistemi di automazione degli attacchi che gli hanno permesso di colpire migliaia di obiettivi.
La stima delle vittime sarebbe di 60.000, buona parte delle quali sarebbero aziende di piccole o medie dimensioni. La tipologia dei bersagli induce a pensare che a pagare il prezzo più alto siano quei soggetti che non dispongono di team dedicati alla cyber security in grado di fronteggiare tempestivamente l’emergenza.
Come spiega un report pubblicato su Internet dall’agenzia statunitense CISA (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency), per fronteggiare l’emergenza Microsoft ha pubblicato uno strumento che consente di rilevare la eventuale vulnerabilità della piattaforma Exchange agli attacchi. Il tool è stato poi aggiornato per individuare anche gli indicatori di compromissione (IOC) che permettono di sapere se il sistema è stato violato.
Gli analisti, infatti, specificano che l’applicazione delle patch permette di correggere le falle di sicurezza ma non blocca l’accesso nel caso i pirati informatici abbiano già colpito i sistemi.
Rimane da capire se l’ondata di attacchi possa essere in qualche modo collegata alla vicenda SolarWinds. Lo scorso 18 febbraio, infatti, Microsoft ha pubblicato i risultati finali della sua indagine riguardante il data breach subito nel corso del 2020, evidenziando come i pirati informatici fossero riusciti a mettere le mani sul codice sorgente di alcuni componenti software, tra cui proprio Exchange.
Per il momento, dalle parti di Redmond escludono che siano emersi indizi che facciano pensare a un nesso causale tra le due vicende, ma la coincidenza non è sfuggita a nessuno.
Giu 11, 2025 0
Giu 03, 2025 0
Apr 16, 2025 0
Mar 28, 2025 0
Giu 13, 2025 0
Giu 12, 2025 0
Giu 10, 2025 0
Giu 10, 2025 0
Giu 09, 2025 0
La cybersecurity sta acquisendo sempre più importanza tra...Mag 30, 2025 0
Nel 2024, le piccole e medie imprese, spesso considerate il...Mag 27, 2025 0
MATLAB ha smesso di funzionare per quasi una settimana e...Mag 27, 2025 0
Nel corso del “TRU Security Day 2025” di...Mag 26, 2025 0
I ricercatori di Akamai hanno individuato di recente...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Giu 13, 2025 0
Nel gennaio 2025, i ricercatori di Aim Labs hanno...Giu 12, 2025 0
Le reti air-gapped, ovvero fisicamente separate da Internet...Giu 11, 2025 0
Nell’aggiornamento di sicurezza di giugno Microsoft...Giu 10, 2025 0
Di recente Google ha agito su un bug che consentiva...Giu 10, 2025 0
In un contesto nazionale in cui il cyber crime colpisce...