Aggiornamenti recenti Settembre 18th, 2025 4:37 PM
Mar 08, 2021 Marco Schiaffino Attacchi, Emergenze, Gestione dati, In evidenza, Intrusione, Malware, News, RSS, Vulnerabilità 0
L’avevano definita un’emergenza e i toni allarmistici, a distanza di qualche giorno, appaiono essere più che giustificati. Gli attacchi da parte di un gruppo APT probabilmente legato al governo di Pechino, individuati nei giorni scorsi da Microsoft, stanno infatti interessando migliaia di aziende.
L’obiettivo dei pirati sono i server di Microsoft Exchange, che vengono compromessi sfruttando una concatenazione di vulnerabilità zero-day (ne abbiamo parlato lo scorso giovedì in questo articolo) che permettono di sottrarre l’intero contenuto delle caselle di posta elettronica.
L’azienda ha reso disponibili a tempo di record gli aggiornamenti che consentono di correggere le falle di sicurezza, ma a quanto pare l’allarme non è stato preso abbastanza sul serio dagli utenti.
Stando a quanto riportano gli esperti, la campagna di attacchi avrebbe interessato, in un primo momento, soltanto alcuni bersagli di alto livello, apparentemente selezionati con cura dai pirati informatici. In una seconda fase, i cyber criminali hanno cominciato a colpire indiscriminatamente utilizzando, secondo gli analisti, sistemi di automazione degli attacchi che gli hanno permesso di colpire migliaia di obiettivi.
La stima delle vittime sarebbe di 60.000, buona parte delle quali sarebbero aziende di piccole o medie dimensioni. La tipologia dei bersagli induce a pensare che a pagare il prezzo più alto siano quei soggetti che non dispongono di team dedicati alla cyber security in grado di fronteggiare tempestivamente l’emergenza.
Come spiega un report pubblicato su Internet dall’agenzia statunitense CISA (Cybersecurity and Infrastructure Security Agency), per fronteggiare l’emergenza Microsoft ha pubblicato uno strumento che consente di rilevare la eventuale vulnerabilità della piattaforma Exchange agli attacchi. Il tool è stato poi aggiornato per individuare anche gli indicatori di compromissione (IOC) che permettono di sapere se il sistema è stato violato.
Gli analisti, infatti, specificano che l’applicazione delle patch permette di correggere le falle di sicurezza ma non blocca l’accesso nel caso i pirati informatici abbiano già colpito i sistemi.
Rimane da capire se l’ondata di attacchi possa essere in qualche modo collegata alla vicenda SolarWinds. Lo scorso 18 febbraio, infatti, Microsoft ha pubblicato i risultati finali della sua indagine riguardante il data breach subito nel corso del 2020, evidenziando come i pirati informatici fossero riusciti a mettere le mani sul codice sorgente di alcuni componenti software, tra cui proprio Exchange.
Per il momento, dalle parti di Redmond escludono che siano emersi indizi che facciano pensare a un nesso causale tra le due vicende, ma la coincidenza non è sfuggita a nessuno.
Ago 01, 2025 0
Lug 21, 2025 0
Giu 25, 2025 0
Giu 11, 2025 0
Set 18, 2025 0
Set 17, 2025 0
Set 16, 2025 0
Set 15, 2025 0
Set 17, 2025 0
La minaccia di MuddyWater non si arresta, anzi: negli...Set 12, 2025 0
L’intelligenza artificiale diventa non solo...Set 11, 2025 0
Il ransomware continua a dilagare e rimane la minaccia...Ago 29, 2025 0
Il prossimo 14 ottobre terminerà ufficialmente il supporto...Ago 26, 2025 0
Il mondo dell’IoT rimane uno dei più esposti alle...Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...Set 18, 2025 0
A un anno dall’annuncio della partnership, Cohesity e...Set 17, 2025 0
La minaccia di MuddyWater non si arresta, anzi: negli...Set 16, 2025 0
I ricercatori della compagnia di sicurezza Socket hanno...Set 15, 2025 0
La nuova squadra italiana per le competizioni di...Set 15, 2025 0
La scorsa settimana il CERT-AGID ha identificato e...