Aggiornamenti recenti Dicembre 12th, 2025 11:56 AM
Nov 05, 2020 Marco Schiaffino Attacchi, Gestione dati, In evidenza, Leaks, Malware, News, RSS, Scenario 0
Qualcuno ha davvero creduto che sia possibile di fidarsi di un criminale? Purtroppo la categoria degli ingenui (o dei disperati) è più ampia di quanto si possa credere, soprattutto quando si parla di estorsioni legate agli attacchi ransomware.
Come ripetono gli esperti di sicurezza, sono ancora troppe le vittime di questo genere di ricatti (soprattutto aziende) che decidono di cedere alle richieste dei pirati informatici e, sottolinea una nuova ricerca pubblicata su Internet da Coveware, la loro rimane una pessima idea.
I cyber criminali dediti a questo genere di attività, infatti, stanno diventando sempre più avidi e trovano il modo di “spremere” il più possibile le loro vittime, anche a costo di rompere quel “rapporto di fiducia” (se così possiamo definirlo) che lega vittima ed estorsore.

A cambiare le regole del gioco ci avevano pensato già i pirati del gruppo Maze (che ha annunciato una sorta di “addio alle scene” recentemente) modificando il loro modus operandi. Qualche mese fa.
Oltre a crittografare il contenuto dei computer compromessi, infatti, i membri di Maze hanno cominciato a esfiltrare i dati per poi minacciare di renderli pubblici nel caso in cui non venissero pagati.
Una tecnica che è stata prontamente adottata anche da altri cyber criminali, che hanno pensato bene di chiedere un doppio riscatto: uno per fornire la chiave di decodifica dei dati crittografati sui computer e uno per non divulgare i dati.
Tra questi anche il gruppo Sodinokibi, che in passato ha usato anche le multe del GDPR come “leva” per convincere le sue vittime a pagare.
Ora, però, i pirati hanno abbandonato ogni ritegno e non rispettano nemmeno più i patti. Nel report, infatti, vengono citati casi in cui l’estorsione è stata riproposta dopo poche settimane e altri in cui i dati oggetto della contrattazione sono stati pubblicati nonostante il pagamento del “riscatto”.
Insomma: chi non ha preso sul serio gli avvertimenti degli esperti e delle forze di polizia, che ripetono da sempre quanto sia pericoloso cedere alle richieste dei criminali, lo ha pagato caro. Speriamo per lo meno che questi casi possano servire come esempio.
Nov 19, 2025 0
Nov 04, 2025 0
Ott 21, 2025 0
Ott 17, 2025 0
Dic 12, 2025 0
Dic 11, 2025 0
Dic 10, 2025 0
Dic 09, 2025 0
Dic 10, 2025 0
Secondo il National Cyber Security Centre (NCSC),...
Dic 05, 2025 0
Lakera, società di Check Point, ha pubblicato una ricerca...
Nov 27, 2025 0
Dopo l’esplosione di ChatGPT e degli LLM, nel mondo...
Nov 26, 2025 0
I ricercatori di watchTowr Labs hanno individuato migliaia...
Nov 24, 2025 0
Analizzando DeepSeek R1, un potente LLM dell’omonima...
Gen 29, 2025 0
Con l’avvento dell’IA generativa...
Ott 09, 2024 0
Negli ultimi anni sempre più aziende stanno sottoscrivendo...
Ott 02, 2024 0
Grazie al machine learning, il Global Research and Analysis...
Set 30, 2024 0
Il 2024 è l’anno delle nuove normative di sicurezza:...
Mag 21, 2024 0
Una delle sfide principali delle aziende distribuite sul...
Dic 12, 2025 0
Panico in Russia: centinaia di Porsche sono rimaste...
Dic 11, 2025 0
Nel bollettino del Patch Tuesday di dicembre Microsoft ha...
Dic 10, 2025 0
Secondo il National Cyber Security Centre (NCSC),...
Dic 09, 2025 0
React2Shell, una vulnerabilità di React che consente...
Dic 08, 2025 0
Nel periodo compreso tra il 29 novembre e il 5...
