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Ago 06, 2018 Marco Schiaffino In evidenza, News, RSS, Vulnerabilità 0
Che le stampanti, come molti altri dispositivi che passano “inosservati” nella rete, rappresentino un potenziale buco di sicurezza lo sapevamo da tempo. L’idea che possano dare il via all’infezione di un malware attraverso la semplice stampa di un file, invece, suona un po’ come l’ennesima leggenda metropolitana.
Invece è tutto vero e a spiegarlo è HP, che ha rilasciato un aggiornamento per le sue stampanti a getto d’inchiostro (stiamo parlando di almeno 255 modelli) per correggere due falle di sicurezza che potrebbero portare esattamente a questo risultato.
Nel dettaglio, le due vulnerabilità (CVE-2018-5924 e CVE-2018-5925) potrebbero essere sfruttate creando un file particolare, che una volta inviato in stampa provocherebbe uno static buffer overflow, permettendo di avviare l’esecuzione di codice in remoto sulla stampante in questione.
La buona notizia, almeno di primo acchito, è che trattandosi di stampanti a getto d’inchiostro non stiamo parlando prevalentemente di modelli rivolti a grandi compagnie, ma tutta la serie DeskJet Pro potrebbe creare qualche problema alle aziende medio piccole..
Nell’elenco di prodotti interessati dalle vulnerabilità, però, ci sono anche i modelli PageWide, che hanno invece un taglio decisamente più professionale. E qui possono essere grossi guai. Una volta installato il malware sul dispositivo, infatti, per un pirata informatico non sarebbe difficile fare quel “movimento laterale” che gli permetterebbe di colpire bersagli ben più interessanti.
La cattiva notizia è che l’aggiornamento, disponibile sul sito di HP, ha ben poche speranze di raggiungere una diffusione sufficiente per “coprire” tutto l’installato. Ammettiamolo: quand’è stata l’ultima volta che abbiamo aggiornato il firmware della stampante di casa?
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