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Grave vulnerabilità negli Hewlett Packard iLO 4
La falla di sicurezza consente di aggirare l’autenticazione e accedere ai server con una facilità disarmante. Basta usare 29 caratteri “A”.
La buona notizia è che la patch per risolvere la vulnerabilità è disponibile da tempo. La cattiva notizia è che tutti i server equipaggiati con Hewlett Packard Integrated Lights-Out 4 (HP iLO 4) privi di aggiornamento sono esposti a una forma di attacco che, almeno per semplicità, sfiora il ridicolo.
Stiamo parlando di schede basate su processore ARM usate per il management dei server. Come spiegano i ricercatori che hanno individuato la falla di sicurezza in un report pubblicato su Internet, il problema è legato al Baseboard Management Controller (BMC) che gestisce il componente.
La parte sconcertante è che per violare la procedura di autenticazione è sufficiente inviare una richiesta cURL da remoto il cui contenuto è “AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA”.
A questo punto per un pirata informatico è possibile agire in tutta tranquillità, per esempio utilizzando normali strumenti di hacking per ricavare le credenziali di amministratore.
La vulnerabilità (CVE-2017-12542) è stata corretta nell’agosto 2017, ma i dettagli sono stati mantenuti segreti fino a ora, quando si pensa che non ci siano più in circolazione macchine con versioni vulnerabili del firmware (2.53 e precedenti) e l’impatto della pubblicazione non rappresenti un pericolo.
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