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Mag 23, 2018 Marco Schiaffino Attacchi, Malware, News, RSS 1
Non è chiaro quali siano le tecniche che utilizzano per colpire i siti Internet, ma una cosa è certa: i pirati informatici che stanno diffondendo Brain Food si stanno dando un gran da fare.
Secondo i ricercatori di Proofpoint, che hanno analizzato la loro attività in questo report, avrebbero infatti colpito più di 5.000 siti Web gestiti attraverso piattaforme diverse, come WordPress e Joomla.
La botnet sfrutta uno script in PHP che si occupa esclusivamente di dirottare il traffico su pagine che pubblicizzano prodotti dietetici e pillole per l’intelligenza (da qui il nome Brain Food scelto dai ricercatori) con i soliti espedienti usati nelle campagne di spam.
Da un punto di vista tecnico, lo script sfrutta un sistema polimorfico e diversi livelli di codifica in base64 per offuscare il suo contenuto, al punto che anche i motori degli antivirus faticherebbero a rilevarlo. Per operare il reindirizzamento, invece, utilizza link “accorciati” attraverso l’uso di bit.ly e goo.gl.
I ricercatori hanno monitorato l’attività della botnet nel mese di aprile, rilevando anche un cambiamento nel modus operandi dei pirati. Intorno alla metà del mese, infatti, Google ha bloccato l’uso del suo servizio da parte degli utenti non registrati.

Google blocca il servizio? Nessun problema: si passa tutto su bit.ly finché non si trova una soluzione.
Una mossa che ha costretto i cyber-criminali a spostare tutta la loro attività su bit.ly per qualche giorno. In seguito, però, gli autori di Brain Food devono aver trovato il metodo per tornare a usare goo.gl senza esporsi troppo. Chissà, forse quelle pillole per l’intelligenza funzionano davvero…
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One thought on “Brain Food: più di 5.000 siti infettati con uno script PHP”