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Attacco Crypto-Jacking sfrutta AOL e gli script finiscono su 500 siti Web

Apr 09, 2018 Marco Schiaffino Attacchi, Gestione dati, News, RSS 1

I pirati hanno fatto breccia in servizi di primo piano: da MSN a YouTube, passando per Starbucks e il Los Angeles Times.

Colpo grosso per un gruppo di pirati informatici che sono riusciti a inserire un JavaScript in grado di generare cripto-valuta in almeno 500 siti Internet.

L’attacco, che ha avuto come obiettivo principale la piattaforma pubblicitaria di AOL, ha permesso ai cyber-criminali di inserire una versione modificata di CoinHive (ne abbiamo parlato in questo articolo) all’interno di centinaia di siti Internet.

Tra questi, ce ne sono anche alcuni di primo piano, come il portale MSN (ma l’attacco ha coinvolto solo il sito giapponese) e YouTube.

Come spiegano in un report i ricercatori di Trend Micro, tutto è avvenuto lo scorso 25 marzo, quando i sistemi della società di sicurezza hanno rilevato un aumento del 108% dei miner presenti sul Web.

Le indagini degli analisti hanno individuato l’origine proprio nello script della piattaforma AOL (advertising.aolp.jp) che è stato utilizzato come “ospite” iniettando al suo interno il codice del miner.

Nel report, però, viene evidenziato anche un altro aspetto: la maggior parte dei siti compromessi (compreso quello di AOL) facevano riferimento a bucket Amazon S3 le cui impostazioni vengono descritte dai ricercatori della società di sicurezza come “completamente insicure”.

In tutto, gli sciript sono rimasti attivi per un paio di giorni e i ricercatori di Trend Micro non hanno pubblicato una stima di quanto possano aver incassato i pirati informatici sfruttando la potenza di calcolo dei visitatori dei siti Internet coinvolti nell’attacco.

Quello che è certo, è che la scarsa attenzione degli amministratori nei confronti della messa in sicurezza dei servizi cloud sta diventando un vero problema, che i cyber-criminali trovano modo di sfruttare con modalità sempre diverse.

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