Accedi al tuo profilo

Selezione la tua area di interesse

News Recenti

Transparency Center Initiative di Kaspersky Lab: cosa significa per l’Italia
Una vulnerabilità di ASUS Live Update di sette anni fa viene ancora sfruttata
Il cybercrime si evolve velocemente e l’IA diventa protagonista: le previsioni di Group-IB per il 2026
Kaspersky, le PMI italiane sono un bersaglio strutturale per il cybercrime
Il cybercrime si evolve e si adatta, integrando l’IA nel proprio arsenale: il report di ESET
L’IA al centro delle strategie di cybersecurity future: le previsioni di Crowdstrike

Attacco hacker (con ricatto) a una compagnia elettrica indiana

Mar 30, 2018 Marco Schiaffino Attacchi, Gestione dati, Hacking, Intrusione, News 0

I cyber-criminali hanno violato i server e rubato il database con le bollette. Ora chiedono un riscatto di 125.000 euro per restituirle.

Facile immaginare che siano state ore piuttosto “intense” per i dirigenti della società indiana Uttar Haryana Bijli Vitran Nigam (UHBVN), che la scorsa settimana si sono trovati a fronteggiare una situazione decisamente spinosa.

La compagnia, che rifornisce di energia elettrica lo stato di Haryana nel nord dell’India, ha infatti subito un attacco che ha portato al furto di tutti i dati relativi alle bollette dei suoi clienti.

I cyber-criminali, stando a quanto ricostruisce il New India Express, sarebbero entrati in azione poco dopo la mezzanotte del 21 marzo e il giorno dopo uno dei dirigenti dell’azienda si sarebbe trovato sul computer un messaggio in cui gli veniva chiesto un pagamento in Bitcoin equivalente a 10 milioni di Rupie (circa 125.000 euro) per la restituzione del database.

A quanto si legge sul sito della compagnia, il sistema era stata modificato da poco modificando anche il codice cliente degli utenti. Tanto per rendere un po’ più complicate le cose…

La società, di proprietà pubblica, non avrebbe però ceduto al ricatto e avrebbe cominciato invece a ricostruire il database partendo dai libri contabili e da altre fonti.

In ogni caso, i responsabili dei sistemi di sicurezza hanno specificato di aver individuato una copia (crittografata) del database e di averlo conservato nella speranza di riuscire a decodificare i dati al suo interno.

Resta da capire se l’attività di recupero permetterà di ricostruire interamente l’archivio e, in caso contrario, come l’azienda potrà fare fronte a una situazione in cui le risulterebbe impossibile pretendere il pagamento per bollette di cui non è più in possesso.

Condividi l'articolo