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Dic 21, 2017 Marco Schiaffino Gestione dati, Leaks, News, RSS 0
In confronto, le ultime figuracce di Dipartimento della Difesa ed esercito USA sono una sciocchezza. A rimanere accessibili su Internet per un periodo non quantificabile di tempo questa volta sono state le informazioni personali riguardanti tutte le famiglie residenti negli Stati Uniti d’America.
La colpevole è Alteryx, una società statunitense che si occupa di “data analytics” e che ha pensato bene di raccogliere tutte le sue informazioni insieme a quelle di Experian (che si occupa di raccogliere informazioni sullo stato del credito dei consumatori) e del US Census Bureau, l’equivalente statunitense del nostro ISTAT.
Peccato che le informazioni siano state memorizzate sulla cloud in un bucket S3 di Amazon e (indovinate un po’?) lasciate lì senza alcun sistema di protezione.
Dentro c’è di tutto: proprietà, curricula finanziari, ipoteche, indirizzi, conti correnti, abitudini di acquisto, insomma: qualsiasi cosa possa venire in mente per profilare una persona.
In realtà la semplice notizia dell’esistenza di un database di questo tipo sarebbe già inquietante di per sé, ma il fatto che sia stata lasciato senza protezione (poteva accedervi un qualsiasi utente di AWS, anche con account gratuito) è letteralmente agghiacciante.
All’interno del server c’erano una quantità spaventosa di dati che potrebbero essere finiti nelle mani di chiunque.
La scoperta è stata fatta lo scorso 6 ottobre dalla solita UpGuard, la società specializzata nell’individuazione di server esposti e che vede in Chris Vickery la sua “punta di diamante”.
Come segnalano gli analisti di UpGuard, la vicenda rappresenta l’ennesimo campanello di allarme legato non solo alla raccolta indiscriminata di dati personali, ma anche all’aumento di rischi dovuti alla condivisione degli stessi.
Se si valutano i soggetti coinvolti basandosi sul CSTAR cyber risk score (un coefficiente che quantifica il livello di sicurezza dei sistemi di un ente – ndr) si capisce immediatamente quello che è successo. Il valore massimo è 950 e lo US Census Bureau ha uno score di 872, mentre Experian di 782. Alteryx, cioè i responsabili del leak, ha uno score di 692.
La morale è semplice: il livello di rischio non dipende dalla tua affidabilità, ma da quella dell’anello più debole della catena. Che potrebbe, per esempio, lasciare dei dati sensibili su un server aperto a tutti.
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